A poco più di due anni da quella notte terribile dell’agosto 2023, quando cinque operai persero la vita mentre lavoravano sui binari della stazione ferroviaria di Brandizzo, la comunità si è ritrovata per inaugurare il “Giardino del Ricordo”, un luogo che vuole essere memoria viva e impegno per il futuro.
Inaugurato il “Giardino del Ricordo”
Nel parco Bresso, vicino all’area fieristica, sono stati piantati cinque tigli, uno per ciascuna vittima di quella tragedia che sconvolse il paese e lasciò un segno indelebile nel cuore dei brandizzesi. Le loro radici affonderanno nella terra che ora vuole diventare simbolo di rispetto, di sicurezza e di dignità del lavoro.
Alla cerimonia, fortemente voluta dal Comune di Brandizzo e dalla sindaca Monica Durante insieme all’amministrazione comunale, hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari. Naturalmente presenti le famiglie che quella notte hanno perso una parte importante della propria vita: chi un marito, chi un figlio o un fratello. Persone che sono uscite di casa per andare a lavoro e che non sono più tornate lasciando un grande vuoto.
Presenti il parroco di Brandizzo, che ha guidato un momento di preghiera e benedizione. Alla cerimonia sono presenti anche Mauro Fava, in rappresentanza della Regione Piemonte; Emanuele De Zuanne per la Città Metropolitana di Torino e il prefetto di Torino, accanto alle massime cariche dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
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Accanto alle istituzioni, c’erano anche le organizzazioni sindacali, tra cui Filca Cisl e Fillea Cgil, insieme alla Film, che ha donato le cinque piante di tiglio come gesto concreto di memoria e solidarietà.
Hanno preso parte anche l’onorevole Chiara Gribaudo, rappresentanti di associazioni del territorio, e diverse classi dell’Istituto Comprensivo “Rodari” di Brandizzo, che con la loro presenza hanno portato una nota di giovinezza e futuro, come a dire che la memoria si tramanda solo se arriva ai più giovani.
Durante gli interventi, più volte è risuonato lo stesso messaggio: questo giardino non è solo un luogo del ricordo, ma deve diventare uno spazio di impegno civile, affinché tragedie come quella del 2023 non si ripetano più.
I nomi dei cinque operai, incisi su una targa che verrà posta accanto ai tigli, resteranno a testimoniare il sacrificio di chi ha perso la vita mentre svolgeva il proprio lavoro.