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Incubo sui treni della Torino-Milano: i pendolari viaggiano come le sardine

Una situazione difficile che vivono molti studenti e lavoratori al mattino presto

Incubo sui treni della Torino-Milano: i pendolari viaggiano come le sardine
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Nella provincia di Vercelli, i problemi legati al trasporto pubblico continuano a creare disagi per pendolari e studenti. Se a Crescentino, il principale ostacolo per raggiungere la città di Vercelli è rappresentato dagli orari dei mezzi pubblici, spesso non allineati con le esigenze di chi deve recarsi a scuola o al lavoro, a Livorno Ferraris la situazione è ancora più critica, dove la questione non è solo legata agli orari, ma anche al numero insufficiente di vagoni dei treni disponibili sulla linea Torino-Milano.

Incubo sui treni della Torino-Milano

Una mamma di Livorno Ferraris ha descritto una situazione che definisce «inaccettabile».

«Trovo inaccettabile che i nostri figli, ma così anche molti lavoratori, siano costretti a viaggiare ammassati perché i vagoni sono pochi. - racconta la mamma - Il treno delle 7.01 giovedì scorso era formato solo da due vagoni, tant'è che molti non sono riusciti a salire. Un viaggio della speranza ogni volta. Assurdo pagare 30 euro a settimana per viaggiare in queste condizioni. È necessario che gli Enti richiamino Trenitalia, che si siedano ad un tavolo e trovino una soluzione accettabile. Non si può certo lasciare la gente a piedi in stazione perché non ci sono i vagoni disponibili... d’altronde tutti hanno pagato il biglietto o l’abbonamento».

Le sue parole trovano eco nelle lamentele di molti altri genitori e pendolari che utilizzano la linea Torino-Milano. La tratta, particolarmente frequentata nelle ore di punta, non serve solo gli abitanti di Livorno Ferraris, ma anche quelli di Saluggia e di altre località limitrofe come Cigliano, i cui studenti vengono accompagnati fino a Livorno per prendere il treno. Il risultato è un affollamento insostenibile, che rende il viaggio in treno un vero e proprio viaggio della speranza , come descritto dalla mamma.

Pendolari viaggiano come le sardine

Il problema non riguarda solo l’andata, ma anche il ritorno. Ogni giorno, centinaia di persone sono costrette a viaggiare in condizioni di sovraffollamento, con evidenti rischi per la sicurezza e il benessere dei passeggeri.

La situazione richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti e di Trenitalia. I genitori e i pendolari chiedono un aumento del numero dei vagoni disponibili nelle ore di punta per garantire un viaggio sicuro e dignitoso a tutti. La questione della sicurezza è infatti al centro delle preoccupazioni: viaggiare ammassati in vagoni strapieni può comportare seri rischi, soprattutto in caso di emergenze o incidenti.

«Se i ragazzi vengono lasciati in stazione perché il treno è pieno è un problema serio perché, anche qualora ci fosse qualcuno pronto ad accompagnarli a Vercelli, sarebbero in ritardo. Stessa situazione se devono aspettare il treno dopo. E’ intollerabile. Comune, Provincia e Regione devono intervenire», conclude il genitore.

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