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La carica dei mille per chiedere di fare il bacino di laminazione

La carica dei mille per chiedere di fare il  bacino di laminazione
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Era il mese di novembre quando il Comitato Pro-Alluvionati ha avviato una petizione per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di realizzare il progetto del bacino di laminazione.

La carica dei mille per chiedere di fare il bacino di laminazione

A distanza circa di tre mesi, il Comitato ha annunciato di avere raccolto un numero significativo di firme che sono state consegnate il 3 febbraio scorso al Comune di Montanaro. «Ringraziamo - riferiscono i rappresentanti guidati da Wolgher Molinari - i numerosi cittadini che hanno firmato la petizione per il bacino che al momento è l’unica soluzione concreta presentata e finanziata con partenariato pubblico privato. Per ora sono un migliaio le firme che abbiamo raccolto. E sono altrettanti i «grazie» che facciamo ai cittadini che hanno capito il valore del progetto. Ma, la raccolta non si ferma e va avanti. Chi vorrà ancora partecipare potrà farlo tranquillamente, le firme successive verranno integrate a quelle raccolte. La sicurezza e la tutela del territorio sono per noi gli unici obiettivi veramente importanti per il bene dei montanaresi e delle generazioni future del nostro paese. Abbiamo vissuto troppe perdite a causa delle alluvioni (nel maggio e nel novembre del 1994 e nell’ottobre del 2000), non possiamo permettere che accada ancora. Abbiamo avuto danni irreparabili alle case, campi allagati, c’è chi ha perso tutto e, a distanza di anni, non riesce ancora a riprendersi completamente da quel trauma. Non vogliamo più vivere nel terrore che la prossima alluvione possa portarci via tutto. La mobilitazione della popolazione e l’attenzione suscitata dalla petizione sono segnali positivi di un impegno collettivo per affrontare uno degli aspetti ambientali più urgenti del nostro territorio. Con questa petizione, chiediamo che siano le istituzioni a rispondere concretamente a questa emergenza. Non si può aspettare».

"La sicurezza e la tutela del territorio sono per noi gli unici obiettivi"

Un migliaio di firme in un paese di cinque mila abitanti rappresenta un quinto della popolazione che ha aderito a questa proposta. «Il perchè di tale progetto è palese- scrivono gli alluvionati nella petizione- E’ un’opera idraulica (non una discarica) che metterà in sicurezza il territorio dalle alluvioni. Il bacino permetterà lo sblocco del piano regolatore che blocca le costruzioni edilizie nell’area soggetta ad alluvioni. Grazie al bacino ci sarà poi un’area naturalistica aperta a tutti. L’opera è totalmente finanziata». Il progetto del bacino di laminazione del rio Fossasso è stato ideato dal consigliere Giovanni Ponchia, hanno firmato la petizione anche il sindaco Antonino Careri e alcuni attuali amministratori.

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