RONDISSONE

La centrale a biomasse si fa... ecco cosa regalerà al Comune

L’Amministrazione comunale, dopo aver perso le cause, ha preteso tutto il possibile.

La centrale a biomasse si fa... ecco cosa regalerà al Comune
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Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato che ribaltava la sentenza precedente autorizzando cioè la costruzione della centrale a biomasse Ferplant a Rondissone, l’Amministrazione comunale del sindaco Antonio Magnone ha preteso tutto il possibile come opera di compensazione.

La centrale a biomasse si fa... ecco cosa regalerà al Comune

Il sindaco ha spiegato le scelte fatte, soprattutto il grande lavoro che ha visto l’Amministrazione protagonista con Città Metropolitana perché, come ha sottolineato più volte Magnone, «le proposte sono state presentate a Città Metropolitana che le ha analizzate e approvate, non tutte. Ci sono voluti otto mesi di lavoro, svarianti incontri in presenza a Torino e online senza contare i sopralluoghi dei tecnici».

«Città Metropolitana, infatti, ha preteso che le compensazioni fossero di tipo ambientale concedendone altre che non erano completamente ambientali - spiega Magnone - Dunque è stato dato l’ok per l’acquisto di uno scuolabus a metano, per un sistema di videosorveglianza per l’intero paese e per le campagne (per la battaglia contro le discariche a cielo aperto), la riqualificazione del polivalente (cappotto interno, serramenti, servizi igienici), l’intervento al primo piano della biblioteca (serramenti, fotovoltaico) nella parte non interessata dalla ristrutturazione avviata dal Comune.
Infine, il lavoro più importante, quello che costa il 50per cento dell’importo totale: l’area boschiva sotto la biblioteca. In quella zona, che la devono acquistare, sarà prevista la piantumazione di oltre 700 piante e lì sorgerà un’area cani e un’area fitness con più di 10 attrezzi. Si potrà accedere a quella zona attraverso la scarpata che sarà, anche questa, mantenuta e messa in sicurezza. La manutenzione dell’intera area sarà gestita da solo per sette anni.
Il totale di tutti i lavori previsti è di 663mila euro ma quello che è stato concordato non è la somma degli interventi ma i lavori, vale a dire che se il costo di realizzazione nel corso del tempo dovesse aumentare, gli interventi rimangono sempre gli stessi da realizzare».

Il caso

Interventi molto importanti per l’intero territorio di Rondissone perché, come ha specificato ancora Magnone «non era possibile chiedere interventi mirati ad un solo quartiere ma dovevano interessare l’intero territorio, tutta la comunità rondissonese».

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