La Centrale termoelettrica di Livorno è strategica per il territorio
L’attenzione per l’ambiente è un segno distintivo dell’impianto sin dalla sua costruzione
Con una capacità produttiva di circa 805 MW, la Centrale termoelettrica di Livorno Ferraris si conferma un sito strategico per il fabbisogno energetico del territorio. Attraverso una tecnologia avanzata l’impianto raggiunge un alto rendimento nella produzione di energia elettrica, pari a circa il 56%, ed un conseguente contenimento delle emissioni di gas serra.
La Centrale termoelettrica è strategica per il territorio
Questi i principali dati che emergono dal 7° Bilancio di Sostenibilità di EP Produzione che confermano ancora una volta l’impegno del quinto produttore di energia1 nella decarbonizzazione e sicurezza energetica del Paese.
L’attenzione per l’ambiente è un segno distintivo dell’impianto sin dalla sua costruzione: ad esempio, nelle aree limitrofe al sito sono state realizzate opere di mitigazione e compensazione ambientale costituite da aree verdi e boschive con 25 specie autoctone ed oltre 34.000 piante messe a dimora. Dopo circa 15 anni, le formazioni forestali sono diventate un importante habitat per la fauna locale e un punto di connessione tra il bosco di Trino Vercellese e la Riserva Regionale e Zona Speciale di Conservazione “Palude di San Genuario”.
I punti di forza dell'impianto
Altri aspetti fondamentali nella gestione dell’impianto sono la formazione e lo sviluppo continuo del personale. L’impianto di Livorno Ferraris conta su una squadra composta da 33 persone. Per ogni nuova risorsa viene sviluppato un pianto di inserimento ed addestramento, che lo scorso anno, si è avvalso della collaborazione di due importanti Politecnici: Torino e Milano. Grazie a tali progetti sono stati sviluppati moduli di formazione tecnica, per un totale di oltre 100 ore di docenza.
“Il 2023 ha mostrato ancora una volta la crescente centralità dell'energia nel panorama globale e la transizione energetica ha assunto un ruolo primario nelle agende internazionali”, commenta Luca Alippi, Amministratore Delegato di EP Produzione. “Siamo convinti che una transizione realistica richieda un giusto equilibrio tra sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e accessibilità economica. Per realizzarla, in particolare in Italia, il mix energetico del futuro dovrà inevitabilmente combinare il gas con le fonti rinnovabili e integrare sistemi di accumulo. Una combinazione dinamica, che vedrà un mutamento nella rilevanza delle sue componenti e contemporaneamente preserverà la diversificazione di tecnologie, fonti e fornitori, sempre opportuna per gestire rischi e incertezze. Nel 2023 abbiamo confermato il nostro impegno verso un servizio essenziale con una produzione energetica pari a 11,6 TWh2 e sono proseguiti i lavori per la realizzazione di 2 nuove unità a ciclo combinato di classe H, progettate per garantire un rendimento superiore al 62%. Il raggiungimento di questi risultati lo dobbiamo alle nostre persone, pilastro fondamentale di EP Produzione. Persone, responsabilità, competenza e coraggio rappresentano la nostra guida per un’azienda sempre più unita, attenta e proattiva di fronte alle sfide”, conclude Alippi.