CRESCENTINO

La città piange Giuseppe Ferrero, ex vicepresidente dell’Infermeria

Si è spento all’età di 77 anni lasciando un grande vuoto nella comunità: era stato tra i fondatori del circolo del tennis.

La città piange Giuseppe Ferrero, ex vicepresidente dell’Infermeria
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Verrà ricordato per il suo grande impegno profuso nel CdA della Casa di riposo Infermeria Santo Spirito di Crescentino, per la sua costante presenza ai momenti significativi della sua città e per la sua disponibilità nei confronti di chiunque avesse bisogno. Giuseppe Ferrero lascia in questa comunità uno splendido ricordo di sé, di un marito e papà sempre presente e premuroso.

La città piange Giuseppe Ferrero

Crescentinese doc, dopo essersi diplomato a Torino dai salesiani, più precisamente al Collegio «La Salle», ha sempre lavorato nel comparto delle costruzioni stradali. Per 20 anni è stato dipendente della ditta di costruzioni CoGeFa dove ha ricoperto anche l’incarico di direttore tecnico sino a quando nel 2009 ha raggiunto il traguardo della pensione. Poi, per alcuni anni, ha proseguito l’attività come consulente.
Un uomo molto stimato sul lavoro come ricorda anche Fabrizio Greppi, ex sindaco di Crescentino: «Avevo avuto modo di conoscerlo nell’ambito lavorativo. Era molto preparato e competente. Lo stimavo tant’è che, in un ambito diverso, cioè nel Consiglio di Amministrazione dell’Infermeria Santo Spirito avevo deciso non solo di riconfermarlo ma di nominarlo vicepresidente».
Giuseppe, infatti, ha fatto parte del Consiglio per otto anni. Prima nominato dall’ex sindaco Marinella Venegoni, poi appunto riconfermato da Greppi.

I ricordi

«La notizia dell’improvvisa scomparsa di Giuseppe Ferrero ha destato profondo cordoglio anche presso la casa di riposo Fondazione Santo Spirito Borla, dove ha rivestito la carica di membro del Consiglio di Amministrazione per ben 8 anni dal 2013 al 2020, e in questo periodo di vicepresidente dal 2015 al 2020.
Chi lo ha avvicinato, lo ricorda come una persona cortese, disponibile e attenta a tutte le problematiche dell’Ente. Sempre presente anche alle manifestazioni e ai momenti ricreativi della struttura: lo ricordiamo alle Feste d’Estate, all’inaugurazione del campo da bocce di cui era stato uno dei più convinti promotori e, in occasione di una Festa della Donna, simpaticamente coinvolto a far parte della giuria per l’elezione della Miss dell’Ente».

Giuseppe amava poi il tennis tant’è che era stato tra i fondatori, negli Anni Sessanta, del primo circolo tennistico della città.
Un uomo di cultura, come lo ricordano gli amici, con la passione per la lettera.

«In questi giorni Crescentino piange la scomparsa di Giuseppe Ferrero: una persona molto attenta ai problemi della sua città, attaccata e ben radicata nel suo territorio. Beppe ha trasmesso alla sua famiglia l'amore per Crescentino, dimostrando impegno e voglia di fare sempre e qualcosa, anche quando magari non era in perfetta forma. Caro Beppe, il tuo sorriso rassicurante, i tuoi consigli pratici e precisi, la tua umiltà, la tua mitezza, la tua riservatezza, la tua discrezione, hanno contribuito a far crescere intorno a te una bella rete di amici e conoscenti, che in questi giorni con la loro presenza hanno dimostrato quanto ti volevano bene. Ciao Beppe. Non ti incontrerò più a passeggio per le vie della città. Tu ora camminerai e percorrerai i meravigliosi e quieti sentieri che portano al Signore» ricorda l'amica Antonella Dassano.

Ma Giuseppe era soprattutto un marito e un papà sempre presente, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno e il suo supporto alla famiglia.

Vinto dal Covid

Si è spento, a causa delle complicanze dovute alla polmonite da Covid, all’età di 77 anni nella mattinata di domenica 4 settembre all’ospedale di Chivasso, più precisamente nel reparto di Medicina che la famiglia ringrazia, dove era ricoverato da 12 giorni a causa.
Con la sua scomparsa lascia un grande vuoto nella vita della moglie Rina, dei figli Marco e Vittorio (sindaco di Crescentino e presidente regionale della Croce Rossa), la cognata Claudia e il figlioccio Stefano.

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