CRESCENTINO

«La città rimarrà senza comandante di Polizia locale: cosa succederà?»

A fine marzo, infatti, Ernesto Monchietto andrà in pensione dopo anni di servizio. Sellaro interroga il Ferrero

«La città rimarrà senza comandante di Polizia locale: cosa succederà?»
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Il 31 marzo prossimo si concluderà il percorso lavorativo del comandante della Polizia Locale di Crescentino, Ernesto Monchietto. Alla guida dell’ufficio dal 2000, ha raggiunto il traguardo della pensione dopo anni e anni di lavoro.

La città rimarrà senza comandante di Polizia locale

«Ma cosa succederà dopo questa data?». E’ questa la domanda che ora si pone Salvatore Sellaro, già assessore durante l’Amministrazione Venegoni e candidato a sindaco sconfitto durante l’ultima tornata elettorale.
Sellaro, infatti, di fronte a questa «perdita» per il Comune di Crescentino si interroga, o meglio interroga il primo cittadino Vittorio Ferrero, per comprendere quale sia la scelta che adotterà.

«Con il pensionamento del comandante, chi prenderà il suo posto? - chiede Sellaro - Mi pare che al momento non sia stata ancora adottata nessuna decisione. Mi chiedo cosa stiano aspettando, ormai mancano pochissimi giorni».

Il caso

Sellaro però si chiede quale sia anche il futuro dell’intero ufficio: «In campagna elettorale, il sindaco aveva detto che avrebbe assunto nuovi agenti perché quelli in servizio erano pochi e non bastavano a garantire le attività sul territorio. Dalla campagna elettorale sono passati ormai tre anni ma non abbiamo visto nessuna nuova assunzione per quanto riguarda la polizia locale. Eppure lui aveva parlato chiaramente: due nuovi ingressi.
Oggi però non ci sono questi due ingressi e, anzi, perdiamo il comandante che ha una vasta esperienza. Come pensano veramente di sistemare questa situazione?
Crescentino rimarrà senza personale in un settore che invece ha bisogno di risorse. Come mai, visto che l’aveva promesso ai suoi elettori, non ha assunto in questi anni? Dopotutto, altro personale in questi anni, sia prima che dopo il Covid19 è arrivato a Palazzo Caretto. Perché lì, che sapeva fossero in sofferenza, non ha fatto nulla? Cosa aspetta?».

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