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La Giunta spegne il Natale per salvare l’asilo

L’Amministrazione Gallenca invece ha scelto di non accenderle nelle ore notturne.

La Giunta spegne il Natale per salvare l’asilo
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Si spengono le luci di Natale per riaccendere la speranza dell’asilo infantile Petitti. Sarà un Natale meno luminoso ma più solidale, a deciderlo è stato il Comune di Montanaro che insieme all’Aicap (associazione imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti) si occupavano gli scorsi anni di illuminare il paese in occasione delle feste natalizie.

La Giunta spegne il Natale per salvare l’asilo

Si spengono le luci di Natale per riaccendere la speranza dell’asilo infantile Petitti. Sarà un Natale meno luminoso ma più solidale, a deciderlo è stato il Comune di Montanaro che insieme all’Aicap (associazione imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti) si occupavano gli scorsi anni di illuminare il paese in occasione delle feste natalizie.

«L’asilo Petitti - spiega il sindaco Giovanni Ponchia - sta attraversando un momento di difficoltà per alcune ripercussioni finanziarie estemporanee. Per questa ragione non ci saranno le luminarie. Abbiamo deciso di donare i fondi stanziati a bilancio per le luci natalizie (4 mila euro) all’asilo. La situazione non è drammatica, la possibilità che questa struttura possa chiudere è remota, e tuttavia è necessario collaborare per portarla avanti. Il nostro Comune ogni anno sostiene economicamente questa istituzione con un contributo di 10 mila euro mentre un contributo di 20 mila euro le viene assegnato dalla Regione Piemonte. Quest’anno il Comune farà di più: anticiperemo subito i 20 mila euro assegnati dalla Regione, poi daremo 5 mila euro dei fondi Covid e 4 mila euro delle luci natalizie e 2500 euro da usare come contributo straordinario nel 2023. A dicembre il suo bilancio sarà positivo». Ma, quali sono le motivazioni precise alla base delle contingenti difficoltà economiche? A rispondere è il Vice Presidente dell’asilo Alessandro De Carli: «Si tratta di una situazione passeggera dovuta a spese aggiuntive che hanno influito sul bilancio andato leggermente in rosso. Queste spese sono state sostenute per l’adeguamento degli ambienti alle misure anti-Covid ed inoltre sono dovute agli attuali rincari energetici. C’è poi da tenere in conto che quest’anno abbiamo avuto soltanto 28 bambini iscritti mentre per il prossimo anno abbiamo buone prospettive visto che i dati demografici a Montanaro ci dicono che sono nati 54 bambini».

Fondamentale è il discorso legato alle rette. «Il nostro ente non ha scopi di lucro - spiega De Carli - Si sostiene con le rette, le quote dei soci e i contributi degli enti. Pertanto, abbiamo finora applicato tariffe bassissime (100 euro mensili, dimezzati per più di un figlio, oltre alla mensa). Non vorremmo aumentarle. Tuttavia, a causa di queste problematiche, potremmo purtroppo pensare a fare un adeguamento a 150 euro, venendo incontro alle famiglie che non potranno pagare. Infine, non è la prima volta che la nostra struttura è in crisi: era già successo nel 2007 ma anche allora l’abbiamo superata». L’asilo venne fondato da Marianna Dubois, vedova Petitti, e la figlia Secondina Petitti nel 1863 che ne affidarono l’educazione alle Suore della casa madre «Figlie di Carità». Negli anni, questa scuola libera di ispirazione cristiana è stata gestita da un consiglio di amministrazione di volontari, fedelmente alla volontà delle fondatrici, e nel 2001 è stata riconosciuta scuola paritaria. «Bisogna aiutarsi l’un l’altro, è legge di natura» diceva Jean de La Fontaine. Ed è quello che sta facendo Montanaro. Tutti, ma proprio tutti, nessuno escluso, dai commercianti ai volontari, dai cittadini agli amministratori locali si stanno mobilitando con donazioni per aiutare questo asilo anche attraverso un apposito bonifico. Sabato 3 dicembre alla bocciofila la Pro Loco con l’Aicap farà una grigliata e una lotteria per sostenerlo.

Sarà diverso a Foglizzo

Un Natale caratterizzato dai rincari energetici si farà attenzione a risparmiare. Ecco allora che, per non rinunciare alle luminarie natalizie, alcuni Comuni hanno ideato le «luminarie a tempo», cioè le luci saranno accese durante una determinata fascia oraria. In questo modo, non si rinuncia del tutto all’atmosfera natalizia ma si tiene comunque conto dei costi.

«Si provvederà a spegnerle sul più tardi della notte- spiega la consigliera alla cultura e all’istruzione Noemi Fusero- rispetto agli scorsi anni quando invece venivano lasciate accese tutto il tempo. Insieme alla Pro Loco-Cif, abbiamo voluto proseguire questa tradizione fondamentale nonostante le contingenti ristrettezze».
Ad allietare il paese si aggiunge un’altra iniziativa natalizia giunta alla sua seconda edizione: i presepi ai giardini del castello di Foglizzo, a cura del Comune con la Pro Loco.

«E’ un’iniziativa che ha riscosso grande successo soprattutto fra i bambini - spiega Fusero- Per questa ragione, abbiamo deciso di riproporla. Sabato 3 dicembre dalle 10 alle 13 in castello ritireremo i presepi, anche solo la Natività, dei partecipanti. Queste opere avranno l’onore di restare esposte nei giardini del castello fino all’Epifania. Gli orari di visita saranno sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. A fine esposizione i presepi verranno restituiti».

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