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La minoranza: «Bocciata l’esenzione delle tasse... solo rate»

Il sindaco: «Arrivano sostegni concreti»

La minoranza: «Bocciata l’esenzione delle tasse... solo rate»
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«Non hanno voluto esentare dalla Tari gli alluvionati. Esprimiamo grande delusione per le scelte ottuse e contro i cittadini assunte dal sindaco di Lauriano e dalla Giunta». Questo il commento del gruppo consiliare "Lauriano e Piazzo Domani" dopo il Consiglio comunale di martedì 3 giugno.

«Bocciata l’esenzione delle tasse... solo rate»

«Senza dare alcuna giustificazione plausibile - affermano il capogruppo di minoranza Renato Dutto e i consiglieri Graziano Bronzin e Sabino Fusco - è stata bocciata la nostra proposta di esentare dal pagamento della Tari, per un anno, le famiglie alluvionate. Abbiamo anche chiesto l'esenzione dell'Imu per i proprietari di casa alluvionati, ma ci hanno risposto picche. Concesso soltanto il differimento di due rate Tari. Una finta agevolazione, una vera e propria presa in giro. A Brusasco, la bolletta Tari per le utenze domestiche degli alluvionati sarà ridotta dal 90 al 99 per cento, con la Giunta che ha accolto e condiviso una proposta della minoranza».

«Nulla di quanto abbiamo proposto è stato approvato da questa Giunta. Per la prima volta, come minoranza, abbiamo votato una variazione di bilancio. Ci rendiamo conto che siamo in una situazione di emergenza e l'unico obiettivo è di aiutare i cittadini colpiti ed intervenire nelle ferite aperte. Nonostante tanti elementi negativi dell'operato di questa Amministrazione, assolutamente deficitaria sia nella gestione ordinaria del Comune e totalmente allo sbando dall'alluvione del 17 aprile in poi, abbiamo compiuto questa riflessione: con il buon senso che devono mettere i padri di famiglia quando si assumono delle responsabilità per il bene comune e per il paese in cui vivono; pur non avendo mai votato a favore di alcuna variazione di bilancio, perché riteniamo che all'inizio di questo mandato siano state compiute delle scelte di investimento totalmente sbagliate e contrarie ai bisogni della cittadinanza (ovvero spendere un milione di euro per una faraonica piazza Risorgimento, tralasciando le opere necessarie e urgenti, come la pulizia dei rii); pur ritenendo il sindaco, la Giunta e la maggioranza responsabili della grave situazione in cui versa il Comune di Lauriano; per senso di responsabilità nei confronti del paese, i sottoscritti hanno votato a favore di questa variazione di bilancio».

Aggiungono i consiglieri: «Abbiamo votato a favore delibera sulle opere pubbliche, ma non possiamo definirci soddisfatti da come l'Amministrazione ha gestito l'emergenza. I due punti critici: il fatto che il Gruppo di protezione civile (che era molto attivo) venne volutamente sfasciato, e sarebbe stato molto utile nella gestione dell'alluvione. E poi la mancata manutenzione dei corsi d'acqua ed in particolare del rio Grande, che non viene pulito da 6 anni. A ciò si aggiunga che, all'inizio di questa Consiliatura, come minoranza chiedemmo al sindaco di riconsiderare il principesco progetto di rifacimento di piazza Risorgimento, ma non fummo ascoltati».

Proseguono i consiglieri di "Lauriano e Piazzo Domani": «A ciò occorre aggiungere un altro grave "peccato" strategico e politico commesso dal sindaco, dalla Giunta e dalla maggioranza: nemmeno in una situazione critica e grave come quella dell'alluvione hanno sentito la necessità di chiedere la collaborazione della minoranza. Collaborazione che noi, sin dal giorno stesso dell'alluvione, abbiamo dato a tutti i livelli, sia aiutando i nostri concittadini a spalare fango, e sia nel segnalare, in modo costruttivo, le criticità del territorio ferito dall'alluvione. Il sindaco non ha voluto trovare nemmeno tre minuti in cui convocare la minoranza e chiedere: ci mettiamo insieme ad affrontare questa situazione, aldilà delle differenze tra maggioranza e minoranza? Speravamo che un po' di ragionevolezza e di raziocinio avrebbe potuto guidare il sindaco a dimostrazione di volere collaborare. Volontà di collaborare per il bene del paese e dei cittadini che è giunta, questa è la realtà, soltanto da noi della minoranza e dal collega consigliere Riccardo Ferrero, anch'egli non coinvolto dalla "sua" maggioranza». I consiglieri di minoranza esprimono la loro delusione: «La Giunta si è presentata in Consiglio con una variazione di bilancio che elenca delle opere pubbliche per le quali c'è il nostro assenso, ma per le quali andremo ad indebitare la futura Amministrazione, giacché l'inizio dell'ammortamento di ben 240 mila euro avverrà dal 31 dicembre 2027. Se non avessero compiuto delle scelte errate di bilancio, avremmo potuto autofinanziare questi 240 mila euro di mutuo, ma questa Amministrazione non ha voluto fare marcia indietro con il faraonico progetto di piazza Risorgimento. Non è una questione di cifre: pensiamo che occorra fare di più, spendere di più, perché i lavori previsti non bastano. Aggiunge la minoranza: «I cittadini devono essere consapevoli che buona parte dei lavori inseriti in questa delibera sono diventati urgenti a causa dell'alluvione, ma in realtà avrebbero dovuto essere programmati precedentemente da questa Amministrazione».

I consiglieri comunali di minoranza, dopo il voto a favore delle opere pubbliche post alluvionali, hanno votato contro la delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. «Abbiamo verificato che, in presenza di un iter di riconoscimento del debito fuori bilancio, relativo agli interventi di somma urgenza, il legislatore ha dato due diversi termini. Il primo termine riguarda la proposta del responsabile dell’ufficio tecnico, che deve avvenire entro il termine di 20 giorni. Il secondo termine riguarda l’approvazione da parte del Consiglio comunale del debito fuori bilancio che deve avvenire nel termine di 30 giorni (in questo caso rispettato). I consiglieri comunali avrebbero dovuto essere avvertiti 20 giorni dopo dall'ordinazione dei lavori fatta, ma noi della minoranza non abbiamo ricevuto nulla. Esiste poi un altro problema, riguardante 240 mila euro di lavori di somma urgenza da eseguire. Sono la gran parte del 382.658 euro previsti da questa delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. A noi risulta che non sia possibile richiedere il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio per lavori pubblici di somma urgenza che devono ancora essere effettuati ed ordinati».

Intanto il sindaco

«Il Consiglio comunale è stato chiamato ad approvare le variazioni di bilancio legate alle ordinanze di somma urgenza, per 380.000 euro e che l’Ente è chiamato a finanziare autonomamente, con utilizzo di avanzo libero, accensione di mutui o alienazioni, in attesa del riconoscimento formale dello Stato di Calamità, che consentirà di ripianare la situazione e imputare le opere ai ristori attesi. Inoltre il Consiglio ha deliberato la sospensione delle prime due rate della TARI (da pagare entro il 30 novembre)».

E’ questa la prima dichiarazione della maggioranza consiliare in seguito all’ultima seduta. «Abbiamo registrato un voto “dissociato” da parte della minoranza che ha votato contro l’affitto temporaneo del trattore (spesa che verrà riconosciuta dalla Regione) necessario per i lavori estivi e in attesa della consegna di un nuovo mezzo - dichiara il sindaco Mara Baccolla che prosegue - La minoranza ha approvato la variazione di bilancio sulle opere di somma urgenza mentre ha espresso il voto contrario al riconoscimento delle spese, per non volersi assumere la responsabilità della delibera. Una minoranza seria si prepara, verifica che scadenze e modalità per IMU e IRPEF sono dettate dallo Stato e che solo se previsto dal decreto di calamità (che stiamo ancora attendendo) possono essere derogate dai Comuni, fatto che, se sarà previsto, saremo prontamente favorevoli ad applicare. Una minoranza seria presenta mozioni o emendamenti, proponendo le coperture di spesa necessarie, non si esprime in maniera demagogica soltanto con lunghe dichiarazioni di voto, seppur legittime. Una minoranza seria non millanta offerte di collaborazione che restano solo nelle parole, non accusa la maggioranza di aver respinto una mozione che non è mai stata presentata, non si limita a giocare con l’intelligenza artificiale».

«La nostra amministrazione ha messo in campo diverse iniziative concrete a favore della popolazione alluvionata: dalla raccolta e consegna di arredi ed elettrodomestici, alla definizione dei criteri di riparto delle donazioni liberali per cui è in corso la raccolta di istanze come pure per i consumi straordinari di acqua. - affermano i componenti della maggioranza - Il posticipo delle prime rate di TARI per gli alluvionati è una misura urgente di sostegno fiscale ma ciò non toglie che il Consiglio possa deliberare altre o ulteriori misure. Riteniamo che questi siano atti, forse di piccola portata economica, ma tangibili ed immediati».

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