In questi giorni, tutta la nostra Diocesi di Ivrea ha vissuto un’esperienza di profonda fede e comunione, partecipando al pellegrinaggio giubilare a Roma, guidato dal nostro Vescovo, Monsignor Daniele Salera. Un evento straordinario che ci ha visti pellegrini di speranza nel cuore della Chiesa universale.
“La speranza non delude”
Accanto al Vescovo, hanno preso parte anche sette sacerdoti della nostra Diocesi, segno della viva partecipazione del presbiterio diocesano a questo momento di grazia.
Erano presenti Don Marco Marchiando, Don Aldo Vallero, Don Sergio Noascone, Don Sheejan, Don Loris Cena, Don Luca Pastore e Don Giampiero Valerio accompagnati dalle comunità parrocchiali, presenti con fede e gioia.
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Le parole di don Giampiero
Il sacerdote di Chivasso, Don Giampiero Valerio al rientro:
È stato commovente vedere tanti uomini e donne unirsi in preghiera e testimonianza, animati dal desiderio di attraversare la Porta Santa e ricevere le grazie speciali di quest’Anno Santo.
Indimenticabile l’Udienza Generale di mercoledì 10 settembre 2025, in Piazza San Pietro. Nonostante la pioggia battente, oltre 35.000 fedeli di ogni nazionalità hanno trovato rifugio nella Parola proclamata e nelle parole luminose di Papa Leone XIV.
Il Santo Padre ha proposto una catechesi profonda sull’esperienza di Gesù crocifisso, ricordando che:
“Ogni grido di dolore, se affidato a Dio, non è mai ignorato, non è segno di debolezza, ma ha un valore immenso. Anche nel silenzio, quando tutto sembra perduto, Dio è presente.”
Nel commentare il grido di Gesù sulla croce – “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” – il Papa ha indicato in quel grido una via di speranza, che ci libera dal cinismo e ci apre alla possibilità di un mondo nuovo:
“Il grido dell’uomo è una via per non cedere al cinismo. Un altro mondo è possibile.”
— Papa Leone XIVIl Pontefice ha concluso con un caloroso ringraziamento a tutti i pellegrini presenti, definendoli “una bella testimonianza di fede”. A coronare la giornata, sulla facciata della Basilica di San Pietro campeggiavano ancora gli arazzi con le immagini di due nuovi santi amatissimi: Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, testimoni giovani e luminosi della speranza cristiana.
Torniamo alle nostre comunità con il cuore colmo di gratitudine, fortificati nella fede e nella certezza che Dio non abbandona mai, neppure quando sembra regnare il silenzio.
La speranza cristiana non delude, come ci ha ricordato il Papa, ed è questa la luce che vogliamo portare nel mondo.