CHIVASSO

La stazione di Chivasso finisce nelle mani del ministro Salvini

Il sindaco durante l’assemblea Anci gli ha consegnato un dossier

La stazione di Chivasso finisce nelle mani del ministro Salvini
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Nei giorni in cui montano le proteste dei pendolari lungo la Alessandria-Chivasso, un dossier sul nodo ferroviario chivassese finisce sul tavolo del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. È stato il sindaco Claudio Castello ad approfittare dell’Assemblea annuale dell’Anci a Genova per informare l’esponente della Lega, ospite d’onore all’evento, anche della linea del servizio metropolitano SFM2 Pinerolo – Chivasso che, con 49 treni giornalieri e 18.500 viaggiatori al giorno, è citata in un recente rapporto di Legambiente tra le linee pendolari più frequentate d’Italia.

La stazione di Chivasso finisce nelle mani del ministro Salvini

Castello mira a spostare la questione sui tavoli romani per trovare finalmente una soluzione alle problematiche che sono anche e soprattutto infrastrutturali. Pure il vice presidente dell’Anci Stefano Locatelli sembra essere al fianco del primo cittadino avendo preannunciato la sua disponibilità a seguire la vicenda, raccogliendo attorno al tavolo del dicastero alle Infrastrutture tutti i soggetti coinvolti. Ai fini commerciali infatti la stazione ferroviaria di Chivasso è classificata nella categoria «Gold», ma di fatto, secondo la ricostruzione fotografica consegnata a Salvini, l’impianto versa in condizioni deprecabili, a partire dall’adeguamento delle banchine che rappresentano un’ulteriore barriera architettonica per i passeggeri in arrivo o in partenza da Chivasso. Nel citato rapporto di Legambiente, un altro record menzionato riguarda il numero di passaggi a livello tra Chivasso e Quincinetto, ad esempio, sempre nel Torinese: sono 49 con una media di uno per chilometro. E anche quella della soppressione dei passaggi a livello è una questione sollevata dal dossier del sindaco del Comune di Chivasso che, negli anni, ha proposto a Rete Ferroviaria Italiana richieste modificative intervenute dopo la sottoscrizione della I appendice alla convenzione del 2011. Nello specifico, è stata posta l’attenzione al cavalcaferrovia della Chivasso/Aosta, alla viabilità di collegamento a Strada Comunale del Pozzo ed è stato avanzato un progetto per un sottopasso veicolare di collegamento tra via Ceresa e piazzale XII Maggio 1944, il potenziamento della viabilità di via Marie Curie ed il completamento del camminamento ciclo-pedonale a nord della rotatoria ex IMPREVIB sul lato nord di corso Galileo Ferraris.

«Confido nelle sensibilità istituzionali del Ministro Salvini e del vice presidente Anci Locatelli – ha detto il sindaco Castello – per dare finalmente la giusta attenzione alle rivendicazioni di un territorio strategico per i collegamenti del Nord Italia. Dalla stazione di Chivasso, lo scorso 30 agosto, partirono ben 3 alert del dirigente movimento per non far scendere la squadra di operai sui binari della stazione di Brandizzo che, se ascoltati, avrebbero cambiato il destino delle 5 vittime travolte dal convoglio, lungo undici vagoni, sulla linea Milano-Torino».

PNRR

Quello con Salvini è solo una delle interlocuzioni avute dal primo cittadino di Chivasso a Genova nel corso della tre giorni dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Castello ha incontrato anche il presidente uscente Antonio Decaro condividendo l’impostazione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in relazione ai rischi paventati dal Governo nazionale. La vicenda del PNRR si è arricchita di un nuovo capitolo quando è spuntata la cosiddetta «clausola di responsabilità», secondo cui i Comuni che non finiranno in tempo le opere, dovranno pagare delle sanzioni, coprendo con fondi propri il costo di quanto realizzato. Uno spettro che non sfiora il Comune di Chivasso in linea con la scadenza del 30 giugno 2026, l’Anci si è proclamata certa che i Comuni supereranno questo esame, ma è stato detto con chiarezza al ministro Fitto che quella norma dovrà valere per tutti gli enti attuatori del PNRR non solo per i Comuni. Ma a rischio ci sono anche altre opere pubbliche, come quelle per la rigenerazione urbana o le famose ‘Piccole e medie opere’ per un valore di sei miliardi di euro. Intransigente la posizione dei sindaci anche in questo caso. Unità d’intenti Decaro/Castello anche sulle anticipazioni di cassa per le imprese che si aggiudicano i lavori, sul pagamento rapido delle spese rendicontate e sull’uso uniforme fino al 2026 della procedura semplificata prevista per l’edilizia scolastica.

È un bilancio positivo dunque quello tracciato dal primo cittadino di Chivasso sulla sua partecipazione all’Assemblea annuale dei Comuni italiani. «L’Assemblea dell’Anci a Genova – ha detto il sindaco di Chivasso – si conferma un’interessante opportunità di confronto e arricchimento per le municipalità italiane. Fare rete è un grande atto di rappresentanza democratica per superare problemi ed isolamento. Il prossimo anno, la 41esima Assemblea dell’Associazione si terrà a Torino».

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