La Veglia dei Pastori a Borgo Revel
Una funzione speciale a Borgo Revel
La chiesa della parrocchia di Borgo Revel (frazione di Verolengo) si è illuminata di luce, come quella dei pastori in quella notte del 7-6 avanti Cristo a Betlemme, sotto il regno di Cesare Augusto, quando il governatore era Quironio.
Una notte di preghiera e attesa, dove protagonisti sono stati i figuranti, abitanti della piccola parrocchia e amici, che in questi anni hanno seguito i passi delle attività parrocchiali.
Una notte dove, la casa di Betania che ha accompagnato il percorso sinodale nello scorso anno, è diventata una casa fatta di persone.
La Veglia dei Pastori a Borgo Revel
Quest’anno, nella veglia di preghiera, la casa è diventata strada, come quella che quei discepoli hanno percorso verso Emmaus. La strada del “si avvicinò”. E nella notte della vigilia di Natale, la comunità ha voluto ripercorrere la strada del “si è avvicinato” di quel mese di Tevet, nell’anno in Palestina. Strade e case, sentimenti ed attese, paure e sorprese, fatica e gioia, speranza e futuro.
Ogni persona incontrata nella lettura del Vangelo aveva una casa, un palazzo, un Kataluma… e tutti hanno ripercorso la
grande attesa della Salvezza.
La veglia è stata accompagnata dal Coro della parrocchia “Andar a Messa cantando” che non fa mancare mai la sua presenza alle celebrazioni liturgiche.
Gli auguri
Al termine della funzione, il messaggio di auguri:
Il tempo per aspettare e accogliere ormai è arrivato, l'avvento ha la sua conclusione.
E allora buon Natale a te, a cui il Natale fa paura perché ti potrebbe chiedere di perdere qualcosa, di mettere al secondo posto il tuo ruolo, i tuoi modi di fare, per guadagnare cento volte tanto. E lasciare una la certezza per andare incontro al futuro che ti mette timore.
Buon Natale a te che hai percorso qualche passo e poi ti sei fermato perché non condividevi più il cammino, a te che non hai apprezzato i tuoi compagni di strada, a te che hai scelto di allontanarti, a te che non condividi scelte che non sono tue
Buon Natale a te che credi che questa nascita non sia per te perché vivi distante dal paese, dalla comunità di cui fai parte. A te che ti ritieni migliore, a te che hai deciso di non camminare.
Buona Natale a te, che ancora ti lasci guidare dall’invidia, dal pettegolezzo… Buon Natale, solo chi ama non smette di camminare verso la verità.
Rimettiti in strada a camminare, Maria e Giuseppe devono passare di là per arrivare in paese, non servono doni o bei vestiti. Basti tu. Insieme possiamo camminare meglio.
«Io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato» (Es 23,30).
Dio si fa uomo e accetta il giogo del peso della vita.
Dio accetta la condizione umana, è bambino perché anche l’uomo prenda su di sé il Suo giogo dolce e leggero.
Buon Natale a te che stai dando del tuo meglio nella tua piccola borgata, come artigiani di comunità, respirando delusioni, magari non vedi i risultati, magari sei sfiduciato…
Continua e credi in quello che fai. Chi ha promesso, merita fiducia.Buon Natale a te che sei un dono, perché tutti siamo dono.
Buon Natale a te, con l'augurio che oggi possano trovare casa i tuoi desideri, e coloro che ami.
Buon Natale alla nostra comunità parrocchiale, perché su questa strada, dove ci stiamo forse allontanando, Lui “Si avvicina a noi”, “parla con noi”, “dialoga con noi”, “fa accendere il nostro cuore”, “celebra con noi”, “rimane con noi”.
Dio è con noi.Buon Natale a tutti noi, perché la speranza illumina la nostra strada.
Buon Natale a tutti voi, che avete camminato con i gruppi parrocchiali.
Dove nasce Dio, nasce la speranza: Lui porta la speranza. Dove nasce Dio, nasce la pace. E dove nasce la pace, non c’è più posto perBuon Natale a noi!
Gesù cammina con noi e noi, insieme camminiamo con Lui verso di Lui.
Al termine della Santa Messa della notte, lo scambio di auguri nei locali parrocchiali.
Natale è proprio questo: condivisione di passi con Cristo verso Cristo.