L’addio ad Aldo, uomo dal cuore d’oro e dallo spirito imprenditoriale
La professione e la sua famiglia sono sempre state le sue più grandi «passioni»

«E’ sempre stato un esempio di vita e coraggio. Una persona che con il suo modo di agire ha insegnato molto sia dal punto di vista umano che professionale». Era questo e molto altro Aldo Barbera, morto sabato 3 maggio all’età di 78 anni.
L’addio ad Aldo, uomo dal cuore d’oro e dallo spirito imprenditoriale
Aldo, brandizzese doc, iniziò la sua carriera lavorativa come apprendista presso un negozio di motorini Piaggio. Poi, lavorò per alcuni anni nell’azienda dello zio Aldo che si occupava di pozzi e pompe per acquedotti. Nel 1978 decise di aprire una sua azienda nel settore dell’impiantistica termoidraulica (Tib) insieme al fratello Marino. A metà degli Anni Novanta la famiglia gestiva il Bar San Grato e lui la sera, dopo una giornata di lavoro, andava a dare una mano. Il locale era un punto di riferimento per molte persone del paese e qui nacquero molte amicizie preziose che durarono nel tempo. Aldo era una persona solare, sempre con il sorriso sulle labbra, con una capacità di risolvere i problemi unica, aveva una grande forza di volontà e questa caratteristica lo accompagnò sino alla fine facendolo sempre guardare avanti. Aldo era una persona e un amico disponibile, lui non si tirava mai indietro se c’era da sostenere qualcuno perchè credeva nell’amicizia fatta di momenti piacevoli, ma anche di sostegno e supporto.
Lavoro e famiglia si coniugavano perfettamente
Una vita la sua dove famiglia e lavoro si coniugavano perfettamente. Infatti, i suoi figli Alessandro e Roberto seguirono le sue orme nella professione e, terminati gli studi, iniziarono lavorare al suo fianco.
Fu lui ad insegnare loro ogni aspetto della professione perchè era una persona che guardava avanti e predisposta ai cambiamenti tant’è che è sempre stato al passo coi tempi lasciando anche che i suoi figli prendessero i loro spazi e le loro decisioni.
E’ stato per Alessandro e Roberto una figura costante, un punto di riferimento da cui apprendere sempre qualcosa di nuovo. Anche quando raggiunse l’età della pensione la sua più grande passione restava il Gruppo Tib di cui è stato la colonna portante e che oggi sottolinea quanto Aldo mettesse anima e cuore in ogni cosa che faceva perchè il suo modo di agire era semplicemente unico.
Al suo fianco c'è sempre stata Graziella
Al suo fianco c’è sempre stata sua moglie Graziella, che lo ha supportato in tutte le scelte, lo ha seguito nei momenti della malattia e con cui ha condiviso straordinari momenti in particolare nel loro «luogo del cuore» ovvero Vallebona, un borgo dell’entroterra ligure che li accolse e che oggi definisce Aldo «un figlio adottivo». Anche qui infatti Aldo era riuscito a farsi apprezzare per le sue immense doti umane. Era un luogo che lo rigenerava, dove poter assaporare il piacere della tranquillità e al tempo stesso della vitalità della piazza in cui si potevano trascorrere ore in compagnia di amici.
La testimonianza della grande persona che era Aldo è stata data dalle numerose persone che si sono strette accanto alla moglie, ai figli, alle nuore Antonella e Cinzia, alle nipoti Gaia, Chiara e Aurora, ai fratelli e a tutti i familiari.