SALUGGIA

L’area ex Sorin sarà protetta dall’argine... ma è polemica

L’Era Barberis si chiuderà tra poche settimane e nel corso dell’ultimo Consiglio comunale l’assessore Adelangela Demaria ha annunciato un’opera importante per il territorio.

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L’Era Barberis si chiuderà tra poche settimane e nel corso dell’ultimo Consiglio comunale l’assessore Adelangela Demaria ha annunciato un’opera importante per il territorio: la realizzazione dell’argine nell’area Eurex e Sorin.

L’area ex Sorin sarà protetta dall’argine...

«Secondo l’Amministrazione comunale, attenta alle problematiche occupazionali del territorio e la salvaguardia ambientale è importante redigere un’analisi del rischio idraulico dell’area compresa tra il ponte della ferrovia e il canale Cavour. L’analisi del rischio avrebbe dovuto essere fatta dalle aziende del Polo e supervisionata dagli enti preposti. Poiché il Comune è l’ente preposto alla sicurezza del territorio, vista la necessità emersa, nell’ambito della revisione generale del piano regolatore nel 2014 l’Amministrazione ha provveduto a redigere con fondi proprio l’analisi del rischio idraulico.
Tale analisi del rischio idraulico è stata redatta da un studio qualificato e approvato in Consiglio comunale. Inviata a tutti gli enti competenti, tra cui la Regione Piemonte che ne ha preso atto e inserita nelle normative di revisione del piano regolatore successivamente approvato e tuttora vigente, ma nessuno degli enti competenti coinvolti ha avviato alcuna procedura per ulteriori approfondimenti. Sono seguiti numerosi incontri tra le aziende del territorio, Confindustria, Regione e Provincia per definire le relative competenze e tentare di individuare il soggetto che avrebbe dovuto farsi carico della realizzazione delle opere di messa in sicurezza del sito. Durante una riunione, la Regione Piemonte ha fatto presente la possibilità di poter inserire l’opera nella piattaforma Rendis per la concessione del finanziamento pubblico e per la realizzazione dell’opera.
L’Amministrazione ha così deciso di avviare la progettazione facendosi carico dello studio di fattibilità tecnico economico. Studio approvato dalla Giunta comunale, illustrato a tutti gli enti e aziende interessate e trasmesso alla Regione per la dovuta registrazione sulla piattaforma.
La Regione il 24 febbraio ha inoltrato al Comune il decreto di parziale finanziamento del progetto per un importo di 422 960,24 euro».

Ma è polemica

Sulla questione interviene il consigliere d’opposizione Emanuele Pedrazzini: «Durante un incontro l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino aveva spiegato di inserire il progetto nella piattaforma Rendis e l’Amministrazione di Saluggia chiaramente aveva detto di non saper cosa fosse. Ma occorre ricordare che la necessità dell’argine era stata fatta presente dal nostro gruppo proprio nel 2019 quando, durante un tavolo di confronto sulla situazione LivaNova, alla quale era presente anche la Provincia oltre che Chiorino, avevamo sottolineato l’importanza del progetto. Ancora una volta da parte di questa Amministrazione non avevamo visto nulla di concreto se non dopo il nostro intervento. Questa è una necessità vera ma la maggioranza non l’aveva mai inserita. E, occorre che l’Amministrazione ricordi quando, in sede di incontro, la responsabile di Avogadro aveva spiegato che loro, proprio per rendere sicuro il loro sito, erano già intervenuti realizzando un loro argine dopo i fatti del 2000.
Ma ormai la politica di Farinelli la conosciamo: lui vuol far pagare alle società le infrastrutture, ma queste devono spendere i propri denari per mantenere l’occupazione e per innovarsi. Le infrastrutture le deve pagare la politica. Meno male che il presidente della Provincia Eraldo Botta, che aveva subito compreso il mio invito a realizzare la rotonda sulla provinciale, ha mantenuto la sua promessa e l’ha fatta, non come Farinelli che... voleva farla pagare alle aziende del sito».

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