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«L’Asl To4 fa ancora parte del Piemonte?»

La provocazione del consigliere regionale Alberto Avetta che interviene pure sul recupero del «monumentale» di Chivasso

«L’Asl To4 fa ancora parte del Piemonte?»
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In Regione ampio dibattito sui problemi di personale dell’Asl To4 e i ritardi nei lavori infrastrutturali. A presentare la question time il consigliere del Pd Alberto Avetta che, scagliandosi contro l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, domanda provocatoriamente: «Ma l’Asl To4 fa ancora parte del Piemonte?».

«L’Asl To4 fa ancora parte del Piemonte?»

Avetta fa notare: «A sentire l’assessore Icardi all’Asl To4 va tutto bene: circa i ritardi legati ai lavori del “piano Arcuri” (posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva, adeguamento degli impianti tecnologici, ristrutturazione del vecchio ospedale di Chivasso), la Regione Piemonte non ha voce in capitolo e si limita ad auspicare che i cantieri partano presto. Circa la risonanza magnetica dell’ospedale di Ivrea - a gennaio l’assessore annunciava che non si esternalizzava il servizio, ma che l’Asl To4 avrebbe provveduto all’acquisto - oggi si è limitato ad auspicare che l’Asl installi in fretta il macchinario. Per quanto riguarda le denunce del sindacato Nursind (14 i milioni di euro che Asl To4 ha risparmiato nel corso del 2022 e che avrebbero potuto essere destinati all’assunzione di personale; solo 27 infermieri assunti a tempo indeterminato a fronte di 89 cessazioni), per l’assessore Icardi si tratterebbe di numeri da prendere con le pinze e che l’Asl To4 avrebbe cercato di procedere a tutte le assunzioni possibili tramite l’accesso a tutte le graduatorie aperte. Insomma, la Regione Piemonte scarica la responsabilità sulle spalle dell’Asl To4 dipingendola come una realtà poco attrattiva, dove è difficile trovare personale disposto ad andarvi a lavorare».

Prosegue: «La Regione si limita a fare da spettatrice. Conferma tutte le criticità sollevate rispetto alla situazione della To4 ammettendo la sua impotenza di fronte ai problemi. Resta il fatto che i ritardi sugli interventi infrastrutturali e tecnologici e le carenze del personale si ripercuotono sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai canavesani. Ancora una volta a fronte delle laconiche risposte in Aula dell’assessore Icardi c’è da chiedersi se l’Asl To4 faccia ancora parte del Piemonte e che cosa ci stia a fare la Regione se si limita a fare da spettatrice».

Con il consigliere Avetta ci siamo poi soffermati in particolare sui soldi fermi che potrebbero servire per ristrutturare l’ospedale vecchio di Chivasso.

Le perplessità di Avetta

«L’ho detto in tutte le salse. Ci sono ritardi evidenti in questa Asl sui lavori del Pnrr. Quello che mi spiace è sentire l’assessore, che governa ormai da 4 anni, continuare solo e sempre a scaricare il barile. Se io chiedo perché siamo in ritardo non può rispondere di far solo lo spettatore. Mi viene spontaneo chiedere che ci sta a fare? Visto che dà risposte non sufficienti, quasi non rispettose dei piemontesi.
Da un assessore regionale alla sanità, materia di eccellenza, mi aspetto una risposta migliore» continua Avetta.

Per il consigliere Dem questo atteggiamento tradisce anche il tipo di approccio rispetto ai problemi della sanità: «Questa Regione quando adotterà lo schema generale di rapporto tra sanità e assistenza? Quando dirà cosa intende fare sulla sanità territoriale? Prima o poi avremo queste scatole che rischiano di rimanere vuote, e chi decide che farci se non l’assessore»?

«Sul vecchio ospedale di Chivasso - secondo il consigliere regionale - sarebbe indispensabile recuperarlo e utilizzarlo per sopperire alle carenze legate alla privatizzazione dell’ospedale di Settimo. Ci sono questi benedetti sei milioni, sempre che ci siano ancora che possono servire al recupero. Di sto passo c’è anche il rischio che li perdiamo».

Nulla succede per caso. Conclude con una certa amarezza: «Quest’Asl, oltre a tutti i problemi strutturali in tre anni ha cambiato tre direttori. Ardissone è stato “bocciato” dai sindaci” perché c’era un buco di bilancio. Ma quando non c’è mai stato? Poi arriva Vercellino e dopo un anno lo mandano ad Alessandria? Al suo posto Scarpetta. Come si può pensare che le cose vadano bene?».

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