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Lavori del centro storico, nasce una raccolta firme

Le parole del gruppo Cigliano Futura

Lavori del centro storico, nasce una raccolta firme
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«Gilberto Govi, comico genovese di altri tempi, in una sua commedia definiva "Simpatiche invenzioni", ai tempi nostri sono definite giornalmente, bugie, frottole...» così Giorgio Testore a nome della lista che guida Cigliano Futura si riferisce a quanto dichiarato dal vicesindaco, nonché assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Iaccheo.

Lavori del centro storico, nasce una raccolta firme

Più precisamente il candidato a sindaco commenta la motivazione che ha spinto l'Amministrazione Marchetti a decidere di spendere più di 3 milioni di euro, denaro dei cittadini ciglianesi, per i lavori nel centro storico di cui il solo primo lotto ha un costo di 1.650.000 euro.

«Abbiamo sentito personalmente molti dei residenti in quella zona che mai negli ultimi cinquant'anni vi sono state cantine allagate e quanto altro nella zona interessata all'intervento, contrariamente a quanto affermato da Iaccheo – spiegano - Così come è noto ai ciglianesi che nella piazza della chiesa non vi sono tombini, semplicemente perché si trova più in alto rispetto alle strade limitrofe e quindi, a meno che l'acqua improvvisamente, sfidando le leggi della fisica, inizi a scorrere verso l'alto, è naturale che vi siano i tombini in via Salussolia e nelle strade laterali. Altrettanto è conosciuto da tutti che le problematiche legate agli allagamenti che Cigliano ha avuto negli anni scorsi non si risolvono con questo lavoro sul centro storico. Chissà cosa ne pensano gli abitanti di via Garibaldi, via XX Settembre, corso Re Umberto e via Fratelli Rosselli? Insomma, ci si arrampica sugli specchi per giustificare una spesa che tutti i ciglianesi attenti alla vita del paese giudicano eccessiva e certamente non priorità rispetto ai moltissimi problemi che il paese ha e che, malgrado le parole spese e le mille promesse fatte nella precedente campagna elettorale, l’ Amministrazione Marchetti, non solo non ha risolto, ma ha addirittura peggiorato. Forse si riferiva proprio a questo il vice Iaccheo quando, sempre sulle pagine de La Nuova Periferia, affermava: "Prima della fine del nostro mandato Cigliano non si riconoscerà più, ci sarà una radicale trasformazione urbana". Il nostro gruppo esprime quindi il totale dissenso in relazione ad una spesa dissennata e sostenuta a danno delle casse comunali, motivata solo dalla volontà di far vedere ai cittadini che qualcosa verrà fatto a quasi nove mesi dalle prossime elezioni comunali. E dire che di cose fatte male i ciglianesi ne hanno già potute vedere. Tutta la questione relativa alla scuola dell'infanzia "Ortensia Marengo", di cui non si parla più da mesi; il nuovo parco giochi (realizzato senza i servizi igienici) e tenuto tutt'altro che bene. Non aver risolto definitivamente il problema di Palazzo Carpeneto o ancora la gestione del centro polisportivo (tenuto in maniera indegna sotto la gestione diretta del Comune per volontà o incapacità nel realizzare un bando Pubblico degno di questo nome), sino alle normali gestioni del verde pubblico e del decoro urbano, nonché dell'area cimiteriale, lasciate all'improvvisazione giornaliera e mai con un crono programma definito di lavori... e si potrebbe ancora continuare. Alla luce di questa nuova spesa per la riqualificazione del centro, il nostro gruppo lancerà una petizione popolare a partire dal 3 settembre per chiedere la sospensione di ogni procedimento di appalto su un'opera non prioritaria per il paese di Cigliano. Un costo che graverà sul Comune e sul Bilancio di Cigliano anche per i prossimi anni, anche quando, si auspica, l'attuale compagine di maggioranza venga mandata a riposo.

Impianto di rifiuti...

«Per finire infine, ritornando alle "simpatiche invenzioni". - conclude il gruppo - Marchetti afferma, riferendosi all'impianto di raccolta rifiuti pericolosi Trasvecta "...Quando ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo chiesto alla società di venire a presentare il progetto (tra l'altro già avanti) in un incontro pubblico" Peccato che il sindaco dimentichi, o faccia finta di dimenticarsi, che era a conoscenza di tale progetto sin dal 18 maggio 2021. Peccato che la riunione pubblica convocata dal sindaco di Cigliano sia avvenuta invece in data 18 gennaio scorso, quindi con un colpevole ritardo di informazione ai cittadini ed agli agricoltori di Cigliano di ben 20 mesi. Questi ultimi 10 mesi, temiamo, saranno ancora peggiori rispetto a quando visto fino ad ora. Per questo chiediamo a tutti i cittadini di vigilare e di informarsi costantemente su quanto accade».

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