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Le vie d’acqua del vercellese con il Rotary Club

Al termine il Presidente Pissinis non ha potuto che ringraziare il relatore

Le vie d’acqua del vercellese con il Rotary Club
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Il reticolo di canali e corsi d’acqua rappresenta certamente l’elemento più qualificante dell’ambiente e del territorio vercellese di pianura, ma la sua importanza e rilevanza non è sempre ben conosciuta.

Le vie d’acqua del vercellese con il Rotary Club

Per dare un contributo a colmare questa lacuna, il Rotary Club Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino ha voluto dare spazio al proprio socio, l’ingegnere Agostino Pino di Cigliano, che nella conviviale di mercoledì 15 febbraio ha trattato il tema “Le vie d’acqua del vercellese”, inserendola a pieno titolo nel programma di azione del Club dedicato al territorio come voluto dal Presidente Fabrizio Pissinis.

Con il supporto di una ricca presentazione, fatta di immagini, filmati e sottofondi musicali, l’ingegner Pino ha fornito un’esauriente descrizione storica della evoluzione della rete irrigua vercellese e delle sue caratteristiche funzionali.

La presentazione fa parte di un progetto di divulgazione curato dall’Associazione di volontariato Vita Tre Cigliano-Moncrivello, che è presieduta dal 2019 dallo stesso Pino. L’Associazione è composta da circa 700 soci, i cui volontari curano il trasporto di persone che necessitano di assistenza verso centri di cura per ricoveri, terapie e visite mediche ed organizzano attività socializzanti e divulgative, quali gite, corsi, concerti, spettacoli teatrali, conferenze, mostre, con un’attenzione anche ai più giovani con attività nelle scuole del territorio.

Il lavoro esposto non sarebbe potuto risultare così efficace e esaustivo senza il contributo fondamentale fornito dall’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia che ha messo a disposizione tutta la propria vastissima documentazione audiovisiva e documentale. Ed infatti alla serata hanno partecipato il Presidente di Ovest Sesia Stefano Bondesan e il Direttore Generale Diego Terruzzi.

La trattazione

La narrazione prende avvio descrivendo il Canale del Rotto, primo esempio di infrastruttura irrigua risalente al 1400, per poi raccontare della costruzione del Naviglio d’Ivrea, nato come canale navigabile a scopo commerciale per collegare lo sbocco della Valle d’Aosta a Vercelli e viceversa. Il Canale De Pretis, nato per utilizzare maggiormente le risorse idriche della Dora Baltea a scopo irriguo, fino ad arrivare al Canale Cavour. Un’opera ancora oggi stupefacente per dimensioni e caratteristiche idrauliche e che ha cambiato il volto delle campagne non solo vercellesi, ma anche del Novarese e della Lomellina, in provincia di Pavia,

Particolarmente interessante la descrizione di altre due opere idrauliche fondamentali per l’economia agricola dei territori posti a nord del Naviglio d’Ivrea, nei Comuni di Villareggia, Moncrivello, Cigliano, Borgo d’Ale, Alice Castello, fino a Cavaglià. La pressante necessità di rendere fertili e produttivi terreni aridi e con una agricoltura molto povera, ha portato alla realizzazione nei due secoli passati degli impianti di sollevamento idraulico di Villareggia e di Mazzè. Il primo si deve alla intuizione ingegneristica e alla tenacia di Monsignor Evasio Ferraris, ricordato da un monumento a Cigliano, che ha progettato un sistema di sollevamento meccanico dell’acqua di irrigazione senza l’utilizzo di energia elettrica che nel 1800 ancora non era disponibile. L’impianto mantiene ancora oggi la sua iniziale impostazione ed è gestito dal Consorzio di Cigliano, Villareggia e Moncrivello. Il secondo, più recente ma non meno importante, risale agli anni 20 del secolo scorso per volontà delle comunità locali e solleva direttamente l’acqua della Dora Baltea fin sull’altopiano, superando un dislivello di 60 metri ed arrivando ad irrigare terreni in comune di Cavaglià con il Consorzio irriguo Angiono Foglietti .

Grazie a filmati prodotti da Ovest Sesia e alla narrazione dell’attrice Lucilla Giagnoni, si sono potute cogliere le vicende storiche che hanno accompagnato lo sviluppo della rete dei canali e della Associazione Ovest Sesia, nata proprio per volontà di Camillo Cavour nel 1853. Si è anche apprezzato il grande lavoro quotidiano che i dipendenti di Ovest Sesia svolgono per mantenere in efficienza e regolare il sistema di canali, in stretto contatto con gli Utenti agricoltori.
Il Relatore proprio grazie alle immagini e ai sottofondi musicali è anche riuscito a trattare lo scottante ed attuale tema della siccità, sdrammatizzandolo e rendendolo meno pressante.

I temi attuali con Bondesan

L’intervento del presidente di Ovest Sesia Stefano Bondesan ha invece richiamato tutti alla realtà. La carenza di precipitazioni invernali fino ad oggi è peggiore dell’analogo periodo dello scorso anno e fa intravedere una prossima campagna irrigua ancora più difficile di quella del 2022, salvo precipitazioni prolungate e frequenti da adesso in poi.
Bondesan ha inoltre sottolineato alcune peculiarità poco note della circolazione idrica assicurata dalla rete di canali. Con l’ausilio di una efficace animazione e di dati numerici, ha dimostrato quanto, contrariamente la pensiero comune, la risicoltura come viene da noi praticata non rappresenta assolutamente uno spreco di acqua, ma, al contrario, è un modo per immagazzinare risorsa idrica nel sottosuolo, alimentando le falde e riutilizzando attraverso il sistema dei fontanili e delle colature, la stessa acqua più volte. Infine, restituendola al fiume Po dalla quale era stata prelevata e andando così a beneficio delle irrigazioni delle altre regioni padane.

Infine, il Presidente Bondesan ha sottolineato un’altra valenza territoriale della gestione dei canali : la funzione di difesa del suolo, cioè la capacità di governare gli eventi di pioggia intensi garantendo il mantenimento in efficienza della rete di raccolta delle acqua piovane con costi sostenuti solo dagli agricoltori, ma con benefici che vanno a vantaggio di tutta la collettività.

I presenti

All’incontro hanno partecipato, oltre ai Soci, numerosi ospiti tra i quali Benedetta Delleani, assistente del Governatore, il Presidente del Rotarct Sant’Andrea Federico Pizzamiglio, accompagnato da suoi giovani Soci, il Presidente del Rotary Club Chivasso Fabrizio Greppi e Soci del Rotary Club Viverone Lago.

Al termine il Presidente Pissinis non ha potuto che ringraziare il Relatore per la piacevole ed utile relazione, che ha strappato letteralmente un sentito applauso finale.

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