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L’Era post Pnnr mette a dura prova le casse comunali

Giachello illustra la situazione che si vive tra entrate bloccate e aumento dei costi

L’Era post Pnnr mette a dura prova le casse comunali

La discussione del bilancio di previsione del Comune di Verolengo si è aperta con una riflessione del sindaco Rosanna Giachello, condivisa in precedenza con il responsabile dell’Ufficio Finanziario, Giorgio Pivato.

L’Era post Pnnr mette a dura prova le casse comunali

«Il Responsabile si trova a ritirare le somme del Bilancio di Previsione del 2026, ma con prospettiva anche 2027-2028 – spiega Giachello – Per la parte corrente c’è una maggior difficoltà a conseguire l’equilibrio di medio periodo rispetto ai due bilanci degli anni precedenti. Per la parte investimenti, ha un forte slancio per la conclusione delle opere che l’Amministrazione sta portando avanti, però seguite da una generale e drastica previsione di diminuzione delle risorse per gli anni a venire. Il motivo è molto semplice: i tempi del PNRR sono terminati, PNRR che è stato creato in un periodo drammatico per il mondo intero, però da un punto di vista di finanza pubblica, le casse degli enti pubblici si sono trovate veramente molto ricche. Oggi tutto ciò è terminato. Quindi, ci si è resi conto che non è certo semplice predisporre un Bilancio in equilibrio, riducendo gli stanziamenti delle spese non riguardanti le funzioni fondamentali dell’Ente. Dunque si deve agire proprio sulla parte di spesa discrezionale che più caratterizza l’agire dell’Amministrazione come nell’ambito dello sport, della cultura e del turismo, oltre a dover seguire i servizi e la cura del patrimonio. I problemi principali dunque emergono sul lato della spesa che grava sui Comuni a causa del notevole aumento della spesa per il personale (nuovi contratti) che va ad influire le nuove assunzioni. L’analogo problema si presenta anche per gli affidamenti dei servizi: l’aumento dei costi del personale per la mensa scolastica, pulizia, vigilanza, custodia. Il fenomeno si avverte anche nel costo per i servizi sociali, aggravati dal crescente peso della gestione dei minori non accompagnati, per i quali i sostegni statali previsti sono parziali e insufficienti. Quindi un eventuale margine di riduzione delle spese, è attraverso la riduzione dei costi energetici, che si può solo verificare attraverso l’efficientamento energetico degli edifici. Di conseguenza, però, alla dinamica delle spese non corrisponde una crescita delle entrate correnti, le quali non hanno l’abitudine di lievitare con l’inflazione che ricordiamo in questi ultimi anni è stata di circa il 17%, influendo enormemente sulla spesa corrente dei Comuni. Il motivo di questa stasi delle risorse è abbastanza chiaro perché tutti sappiamo che la maggiore entrata per il Comune è di tipo patrimoniale e riguarda l’IMU che ha una base imponibile poco dinamica perché è fatta dagli immobili presenti. Quello che volevo mettere in evidenza con quello che ho appena detto è che lo scenario è molto complicato».

Il bilancio

Il sindaco poi ha illustrato i diversi punti che, come lei stessa ha ribadito, sono riconferme degli anni precedenti. Il gettone di presenza rimane inviato a 9 euro per ogni singola seduta, l’aliquota Irpef resta fermo allo 0,75 per cento (sono esenti coloro che hanno un reddito sino a 9.999,99 euro). Uguali anche le aliquote Imu e così la somma da destinare agli Enti di culto, che ammonta a 500 euro.

Confermati, dall’assessore ai lavori pubblici Francesco Artusa le aree edificabili e il costo al metro quadro, cioè 27 euro ne capoluogo mentre in frazione Borgo Revel è di 20,25 euro.

Durante la discussione vera a proprio del bilancio, Giachello ha ribadito che tariffe e imposte sono rimaste invariate a parità di servizi erogati, «anzi è stato aggiunto qualche servizio come l’infermiere». Ma per Giachello la catastrofe è la Tari «perché sta degenerando ai massimi livelli. Il Comune cerca di tamponare gli aumenti che sarebbero del 15-20% oltre all’aggravante dell’acquisto delle azioni di Seta che incombe sui Comuni per mantenere la società pubblica tant’è che prudenzialmente si è già accantonato 30mila euro. E la raccolta puntuale proposta da Seta è una cosa mostruosa che non so quanto potrà costare».
Il sindaco ha poi illustrato gli investimenti: «Il 12 gennaio partiranno i lavori al tetto dell’ex Comune mentre, entro febbraio, quelli al tetto della chiesa parrocchiale (il 26 novembre è avvenuta la trascrizione tra Curia e Comune). Con il Fondo Termico Gse e una parte delle compensazioni nucleare invece verranno effettuati i lavori nell’ex scuola di Arborea. Con i fondi del nucleare, poi, si effettuerò anche l’efficientemento del Municipio, partendo dai serramenti e oscuranti. Più avanti si interverrà sul riscaldamento. Con le compensazioni del fotovoltaico di Arborea prevediamo il rifacimento via Cesare Battisti, l’area pec di via San Sebastiano, il cambio della rete al Laghetto dei Roveri oltre all’installazione dei giochi al parco in frazione. Infine, abbiamo al bando del Ministero per ottenere 150mila euro per le strade. Quest’ultima somma, come ha spiegato Artusa servirà per via Montebello, vicolo della Scarpa e l’allargamento dei primi 150 metri di via San Sebastiano.
«Inoltre, nel Bando Gse Conto Termico 3.0 abbiamo candidato anche l’intervento di modifica dei serramenti nelle scuole di via Thaon di Revel. Mi preme sottolineare che abbiamo candidato queste opera ma ancora non abbiamo i fondi dunque dovremo attendere l’esito» ha concluso Artusa.

Il bilancio è passato con i soli voti favorevoli della maggioranza mentre la minoranza si è astenuta.