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«L’ex Paolina Bosio potrà esser una scuola ma anche molto altro»

Il progetto del sindaco Magnone

«L’ex Paolina Bosio potrà esser una scuola ma anche molto altro»
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L’ex ospedale Paolina Bosio è uno di quegli immobili che da anni sono entrati nel patrimonio comunale e che, diverse Amministrazioni hanno sempre provato a vendere ma senza risultati.

«L’ex Paolina Bosio potrà esser una scuola ma anche molto altro»

Nessuno, infatti, ha partecipato alle varie aste per entrare in possesso di quello che un tempo era un fiore all’occhiello del territorio rondissonese. Era un ospedale dove si potevano svolgere, infatti, interventi primari e che offriva delle brevi degenze. Insomma, un servizio utile per la comunità locale. Un servizio nato dalla donazione di Paolina Bosio Rigassio, a cui era stato intitolato l’ospedale. Ospedale che dopo la seconda Guerra Mondiale era diventato un poliambulatorio, un consultorio femminile e anche un luogo per visite specialistiche con medici itineranti e visite scolastiche.
Dopodiché la struttura terminò la propria attività.
E così il Comune si trovò a fare i conti con questa proprietà. Un immobile vuoto dove negli anni non sono mancati anche atti vandalici.

Cambia la destinazione d’uso dell’immobile

E di fronte alle aste andate deserte, cosa può fare un’Amministrazione? Quello che ha fatto il sindaco Antonio Magnone  con la sua squadra. Trovare il modo di ristrutturarla e dargli nuova vita. E come lo fa?
«Con una modifica al Piano Regolatore andiamo a cambia la destinazione d’uso dell’immobile passando da residenziale a “servizi” - ha spiegato Magnone nel corso del Consiglio comunale di giovedì scorso - Servizi è un termine molto ampio perché oggi noi abbiamo ottenuto un contributo di 100mila euro per finanziare la progettazione di locali scolastici all’interno dell’ex ospedale ma, se in prossimo futuro, ci saranno bandi rivolti alla realizzazione di altre opere che potrebbero esser collocate lì, ecco che potrebbe esser modificato. Quella struttura potrebbe infatti ospitare delle scuole, un asilo nido o anche un ambulatorio sanitario». E quest’ultima opzione era già stata proposta dal consigliere comunale Franco Giovanni durante un Consiglio del 2023 quando appunto aveva proposto la realizzazione di una Casa della Salute.

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