RONDISSONE

L’ex Scet è stata venduta: «Sorgerà un polo logistico»

Il sindaco Antonio Magnone annuncia la splendida novità che porterà alla rinascita di quell’area.

L’ex Scet è stata venduta: «Sorgerà un polo logistico»
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«Dopo oltre sei mesi di trattative e collaborazione tra le parti, possiamo comunicare con molto piacere che lo stabilimento ex Scet è stato venduto ad un gruppo immobiliare che ha già manifestato e inoltrato domanda presso l’ente per una variante parziale al Piano regolatore generale in quanto intende ospitare una logistica di circa 15000 metri quadrati».

L’ex Scet è stata venduta

«Dopo oltre sei mesi di trattative e collaborazione tra le parti, possiamo comunicare con molto piacere che lo stabilimento ex Scet è stato venduto ad un gruppo immobiliare che ha già manifestato e inoltrato domanda presso l’ente per una variante parziale al Piano regolatore generale in quanto intende ospitare una logistica di circa 15000 metri quadrati». Un annuncio che arriva a ridosso delle festività di Ferragosto da parte del sindaco di Rondissone, Antonio Magnone. Ma è una novità importantissima per il territorio perché vuol dire un nuovo futuro per quest’area, nuovi posti di lavoro e tante speranze.

«Sorgerà un polo logistico»

«A seguito di nostro interessamento presso gli uffici tecnici della Città Metropolitana di Torino sulla fattibilità urbanistica, abbiamo concluso l’iter di accordo con la parte acquirente e venditrice dell’immobile; - continua Magnone - La variante parziale, con costi a completo carico dei proponenti, consentirà la demolizione totale dell’immobile esistente con la realizzazione di un nuovo stabilimento nel rispetto di tutti i parametrici urbanistici. L’intenzione dei proponenti è quella di procedere velocemente con la prassi burocratica e contemporaneamente incominciare il lavori a partire dalla demolizione del manufatto esistente».

«Siamo molto contenti per il lavoro svolto, molto intenso e laborioso ma che tutte le parti in causa hanno perseguito avente come unico scopo il raggiungimento dell’obbiettivo, portare una nuova azienda salubre sul territorio comunale. - commenta il primo cittadino di Rondissone - La riapertura di una azienda di media grandezza come lo è stata per anni la ex Scet per la comunità rondissonese, considerato anche che sono in corso trasferimenti di nuove attività nell’area artigianale/industriale e che sono in atto pratiche edilizie di alcuni ampliamenti di attività esistenti, è una conferma della ripresa economica locale. Tutto ciò ci consente di sperare in una continua e duratura crescita delle attività produttive con la conseguenza crescita occupazionale di cui ne beneficeranno anche i nostri cittadini».

Insomma, Rondissone con questa novità imprenditoriale importante può sperare in un futuro migliore non solo per il Comune ma anche per la sua comunità. Sarebbe, insomma, una rinascita per il mondo lavorativo.

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