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Licenziamenti e accorpamenti ad Amazon: «Entro fine febbraio un incontro sul futuro»

La Cgil informa che nei siti locali non dovrebbero essere attivata nessuna riduzioni di personale

Licenziamenti e accorpamenti ad Amazon: «Entro fine febbraio un incontro sul futuro»
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Amazon sta licenziando? E’ questa la paura che in questi giorni sta nascendo in molti dipendenti dei siti nazionali, tra cui anche quelli di Torrazza e Brandizzo.

Licenziamenti e accorpamenti ad Amazon

Ma le operazioni di ridimensionamento sembra, almeno così ha comunicato l’azienda alle sigle sindacali, che non tocchino il Piemonte. Ma i sindacati non abbassano la guardia e così, dopo l'incontro nazionale con Amazon Logistica ed Amazon Transport, si è svolta un’attività di volantinaggio da parte dei rappresentanti sindacali.

Le parole dei sindacati

«L’incontro era stato da noi richiesto in ragione delle comunicazioni sulla riduzione di personale avviata in USA e su eventuali possibili ricadute occupazionali in Europa ed in particolare in Italia. - spiegano nel volantino la Cgil - Amazon ci ha comunicato che a livello europeo sono stati accorpati 3 hub di Logistica in Gran Bretagna ed uno in Spagna. Inoltre alcune station di Transport hanno subito interventi di ristrutturazione sempre in Gran Bretagna. Per quanto concerne l'Italia, a seguito delle nostre richieste, Amazon ha affermato che, al momento, non ci sono in vista riorganizzazioni sul versante Logistica e nemmeno su quello Transport. Inoltre non sono previste riduzioni di personale dipendente e tanto meno con contratto interinale, vista l'attuale dimensione dei volumi. A fronte di una eventuale futura modifica dello stato dell'arte abbiamo condiviso che, preliminarmente, Amazon convocherà le Organizzazioni Sindacali per delineare congiuntamente i percorsi. In conclusione dell'incontro abbiamo condiviso di rivederci a fine febbraio per fare il punto sull'andamento, di attività e occupazione ipotizzate per il 2023, gli eventuali investimenti e le azioni di sviluppo sul territorio nazionale, così come condiviso nel protocollo sulle relazioni industriali. A seguire si attiverà il confronto sul tema del lavoro precario ed interinale per ridurre il più possibile il ricorso a tali forme in ragione delle reali necessità e per ricercare elementi di continuità occupazionale anche per le lavoratrici ed ai lavoratori interinali».

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