il caso

Linea Chivasso-Asti, il Circolo scrive alla Regione

In questi giorni in Regione Piemonte si sta discutendo il nuovo contratto del servizio ferroviario regionale.

Linea Chivasso-Asti, il Circolo scrive alla Regione
Pubblicato:
Aggiornato:

In questi giorni in Regione Piemonte si sta discutendo il nuovo contratto del servizio ferroviario regionale. Il Circolo La Nostra Collina ha rivolto e mandato al presidente del Consiglio, Stefano Allasia, un pressante appello per la linea Chivasso – Asti.

Linea Chivasso-Asti, il Circolo scrive alla Regione

Chivasso-Asti, un argomento che tocca da vicino non solo il Comune di Chivasso ma tutti quella della Collina Chivassese.

Un tema importante sul quale sono stati investiti tanti denari pubblici e che vede in prima linea anche il Circolo La Nostra Collina che spiega:

Ci siamo quasi. E' in vista questo autunno il primo treno turistico sulla linea Chivasso – Asti. Pensare che sono passati solo 14 mesi da quando il 19 maggio 2021 il Circolo La Nostra Collina apriva a Lauriano la grande serie dei banchetti per avviare una raccolta delle firme per la petizione popolare a favore del ripristino completo della ferrovia conclusasi a Chivasso il 27 luglio con il cospicuo bottino di ben 1.200.

Presentata tempestivamente la richiesta di consegna alla regione Piemonte, già il giorno 2 novembre il Consiglio di Presidenza presieduto da Stefano Allasia riceveva il referente del Circolo, Elio Signoroni, per la consegna delle firme. Quindi lo invitava all'incontro per avviare il procedimento ai sensi della legge 241/90. Martedì 7 dicembre già avveniva la convocazione presso la II Commissione consiliare presieduta allora dal consigliere Claudio Leone, incaricata di esaminare e discutere la “Petizione popolare per il ripristino della ferrovia Chivasso-Asti e, in particolare, della tratta Chivasso-Brozolo”.

Il referente del Circolo La Nostra Collina Elio Signoroni, fatta rilevare la lodevole tempistica dell'iter procedurale grazie soprattutto al gran lavoro del consigliere Gianluca Gavazza, esponeva  le motivazioni, ragione per cui la petizione di cui riassumo brevemente alcuni passaggi: “Mentre da un verso si sosteneva la riapertura, già avviata per fini turistici, non si doveva e si poteva escludere il riavvio del sistema del servizio passeggeri. Il presupposto di base era che i vantaggi, sia economici che socio-ambientali, derivanti da un maggiore utilizzo del treno a scapito dei mezzi su gomma, siano sostenibili. Secondo le indagini, per ogni euro speso speso per i mezzi quali il treno, se ne guadagnano il triplo in risparmio di carburante e manutenzioni delle strade in quanto meno trafficate, spese mediche per patologie legate all'inquinamento e di valorizzazione dei territori con quel che ne consegue per le attività economiche che vi hanno sede e il mercato immobiliare. Un altro tema molto importante e attualissimo è la presenza di una mobilità sostenibile. Quindi  chiediamo alla Regione Piemonte, se non altro, un grande salto di qualità. È di notevole interesse sperimentare nuove fonti di energia  quale l'idrogeno, utilizzare il vagone ricoperto di celle fotovoltaiche che fa da  da motrice ...ecc..”

Il Circolo scrive alla Regione

E il Circolo La Nostra Collina in questi giorni ha scritto alla Regione Piemonte visto che lì si sta discutendo il nuovo contratto del servizio ferroviario regionale.

E' risaputo che l'Europa sta investendo moltissimo sul treno mentre pare che a Torino non ci sia risolutezza. Allora, adesso, in questo tempo dei lavori e delle decisioni del Consiglio Regionale, il Circolo La Nostra Collina ha rivolto e mandato al presidente del Consiglio, Stefano Allasia, questo pressante appello: “Con la presente lettera chiediamo ai Consiglieri Regionali di “non perdere il passo” nel momento in cui discutete il nuovo contratto del servizio regionale. L' Europa investe fortemente sul treno, non perdete e non rinunciate a questa occasione! Il nostro territorio non solo rimarrà fermo a 12 anni fa, ma inevitabilmente avrà un destino segnato. Non tradite le aspettative di una parte di Piemonte che ha fortemente bisogno di prospettiva e di rilancio.
Il Circolo La Nostra Collina e tutte le Associazioni che promuovono il territorio solcato dalla ferrovia sono al lavoro in previsione del ripristino dei servizi.
Siamo fiduciosi che la Politica farà la sua parte, non demolirà il nostro impegno e le aspettative dei nostri concitttadini.”

Seguici sui nostri canali