Mancano preti, saltano Messe
Le parole di don Loris Cena.
Parrocchie in crisi? Celebrazioni delle Messe in diminuzione soprattutto nelle chiese più periferiche come ubicazione? Supposto che questa sia la realtà, è importante capirne sia la veridicità che la causa.
Mancano preti, saltano Messe
«I sacerdoti iniziano a scarseggiare e mancano le vocazioni – spiega l’Arciprete don Loris Cena – basti pensare che le parrocchie della Diocesi di Ivrea sono centoquarantuno, i sacerdoti sono circa sessanta e a oggi i seminaristi che stanno studiando sono solo due.
Ecco perché ad esempio nelle frazioni le celebrazioni già da tempo sono più ridotte negli orari, per fortuna ci sono ancora volontari che aprono e chiudono le chiese a ridosso delle celebrazioni».
La situazione di Caluso
Una realtà che calza a pennello anche per il capoluogo e le frazioni.
«Certamente – dichiara Don Loris – ma la situazione va esaminata in tutte le sue sfaccettature.
Di fronte alla carenza di vocazioni e quindi di sacerdoti, così come alla quasi assenza di volontari a supporto dei sacerdoti, forse varrebbe la pena di iniziare a pensare che per seguire la Santa Messa del sabato o della domenica ci si può anche spostare e raggiungere la chiesa più vicina, ovviamente nei limiti del possibile.
Parliamo ancora di Caluso, non c’è più nessuno che aiuti il sacerdote durante i funerali, per fortuna si è reso disponibile spontaneamente una persona proprio in questi giorni.
Vorrei anche sottolineare che il Diritto Canonico afferma che un sacerdote deve celebrare al massimo due messe al giorno, non cinque come dovrei fare io, d’altra parte l’unico aiuto è Padre Davide che, come collaboratore, mi aiuta a celebrare le Messe il sabato e la domenica.
Dobbiamo incominciare a considerare Caluso come unità pastorale, si va in questa direzione un po’ ovunque oramai» - conclude l’arciprete Don Loris Cena.