TORINO

Mauto, da giovedì 30 ottobre 2025 a domenica 8 marzo 2026, la mostra News from the Near Future

Corso Unità d’Italia 40, Torino www.museoauto.com, 011/677666, info@museoauto.it 

Mauto, da giovedì 30 ottobre 2025 a domenica 8 marzo 2026, la mostra News from the Near Future

Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile accoglie nei propri spazi – da giovedì 30 ottobre 2025 a domenica 8 marzo 2026 – la mostra News from the Near Future, estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, in occasione del trentesimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

La mostra rappresenta il primo atto di una nuova traiettoria progettuale per il MAUTO, che inaugura un ciclo di collaborazioni con le istituzioni culturali del contemporaneo, nel segno di una visione rinnovata, aperta e intersezionale che caratterizza la nuova energia del Museo Nazionale dell’Automobile. Voluta dal board del Museo e dal Presidente Benedetto Camerana e guidata dal Direttore Lorenza Bravetta, questa visione definisce il Museo come piattaforma di dialogo tra saperi e linguaggi, capace di affiancare alla propria identità storica un’attitudine dinamica, relazionale e critica.

Dal 2023 il MAUTO ha avviato un ampliamento strategico del proprio percorso culturale, invitando diversi ambiti disciplinari a un dialogo sistemico e di crescita reciproca” – dichiara il Presidente del MAUTO Benedetto Camerana. “Questo percorso, affidato alla Direzione di Lorenza Bravetta, si impernia sull’idea di automobile come fenomeno multiculturale che attraversa ogni ambito della società tra Novecento e contemporaneo, aggiungendo valori comuni ai temi forti come il design, il motorismo sportivo, l’industria. Il Museo ha così proposto riletture dell’esperienza innescata dall’automobile nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella fotografia, nella città progettata: sono alcuni dei temi cruciali già esplorati dal progetto, così come l’arte contemporanea che oggi irrompe negli spazi espositivi con la mostra che celebra i 30 anni di ricerca della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l’integrazione delle nostre Convergenze nel percorso espositivo. Altre ricerche seguiranno: oggi celebriamo non solo Fondazione e Museo, ma anche la centralità di Torino nella cultura internazionale”.

Ciò che nasce dalla collaborazione tra il MAUTO e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo va ben oltre la semplice coabitazione: è un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale e invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto” – dichiara il Direttore del MAUTO Lorenza Bravetta. “Questo orientamento si inserisce nel più ampio piano di trasformazione del MAUTO, che riguarda non solo i contenuti, ma anche i dispositivi di mostra e i linguaggi comunicativi. Le collaborazioni con il contemporaneo che stiamo intraprendendo superano la dimensione episodica e delineano una visione culturale di lungo periodo, capace di inscrivere il Museo tra gli attori del presente, connettere nuovi pubblici e generare nuove domande e riflessioni. Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare il legame con la città: condividere saperi, creare alleanze, attivare sinergie. Il MAUTO si propone come interlocutore culturale attivo nella Torino che cambia, dove le istituzioni collaborano e costruiscono insieme un’idea di cultura pubblica, accessibile e plurale”.

La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – grande protagonista della vita culturale a Torino e in Italia e tra le voci più autorevoli nel panorama internazionale dell’arte contemporanea – segna l’avvio concreto di questo processo. Il progetto si basa sull’intesa profonda tra due istituzioni che condividono il desiderio di confrontarsi con la complessità del presente e rileggono i patrimoni attraverso nuovi paradigmi narrativi.

Tra la sede del MAUTO e quella della Fondazione Sandretto prende forma un archivio visivo, affettivo e concettuale, non cronologico, costruito nel tempo a partire dalla sensibilità di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attraverso mostre, committenze, collaborazioni istituzionali, residenze, progetti formativi ed educativi. Un mosaico di storie, esperienze e ricerche che, in dialogo con la storia e l’identità del MAUTO, generano nuove prospettive di senso.  

CONVERGENZE

Contestualmente alla mostra temporanea News from the Near Future, una selezione di opere della Collezione Sandretto sarà integrata nel percorso permanente del MAUTO, generando intersezioni inaspettate tra oggetti industriali e immagini artistiche, tra design, memoria e immaginazione. Il progetto si chiama Convergenze ed è curato dallo storico dell’arte Giacinto di Pietrantonio.

Otto opere contemporanee che coprono un arco temporale che va dal 1998 – con l’opera fotografica 100 cinesi di Paola Pivi – a Nudeltisch (Spaghetti painting) di Giulia Andreani del 2019. Poi CREMASTER 2: The Ballad of Max Jensen, trittico fotografico di Matthew Barney, le video-installazioni La pista degli angeli di Grazia ToderiDemocracies di Artur Zmijewski e Untitled Version (I See a Darkness) di João Onofre, fino a Gummo V di Lara Favaretto The Abc of racist Europe di Daniela Ortiz.

Con CONVERGENZE vogliamo guidare il pubblico attraverso un percorso in cui il dialogo tra automobili e opere d’arte diventa racconto di ricostruzioni, rinascite e trasformazioni” – dichiara Giacinto Di Pietrantonio, curatore del progetto. “È un viaggio storico e artistico che invita a ripensare la relazione tra forma e significato, tra motore e visione, tra tecnica e poesia. L’automobile, accostata all’arte, rivela così non solo la propria potenza meccanica, ma anche la sua dimensione metaforica: quella di un movimento interiore che continua a generare stupore, riflessione e bellezza.”

Accanto alla opere provenienti dalla Collezione Sandretto, il Museo propone una convergenza tra automobili d’epoca e pittura che restituisce il fervore meccanico del primo trentennio del Novecento: 34 opere del secondo Futurismo esplorano le suggestioni dell’aeropittura – da Il marinaio di Nikolay Diulgheroff del 1929 a Spirale Terramare di Sibò (Pierluigi Bossi) del 1938; da Aeropittura respirare il mare volando di Bruno Tano del 1931-1933 ad Aeropaesaggio di Gerardo Dottori del 1932; da Divinità della vita aerea di Fillìa (Luigi Colombo) del 1932 al Bolide Rosso di Tato (Guglielmo Sansoni) del 1938; fino a una serie di opere di Mario Sironi, da Gli stayers del 1917 ad Ali nascenti del 1925 – aprendo, nella sala dedicata alle Fervore meccanico del Novecento e alle avanguardie artistiche, una riflessione sulle relazioni tra arte e ingegneria, tra progresso tecnico e sperimentazione visiva.

Fanno parte di Convergenze, infine, quattro opere di artisti contemporanei, due delle quali site spefic realizzate su committenza del Museo e in dialogo con la sua collezione e architettura: tra queste, C/ART SERVICE di Robert Kuśmirowski, uno dei più noti artisti polacchi della sua generazione e SUPERCAR, la luce d’artista realizzata da Cristian Chironi e integrata nella facciata del Museo per l’intera lunghezza. L’artista sardo è anche autore di FIAT 127 SPECIAL (CAMALEONTE) – corredata da Drive Tour 2018-2024, una restituzione fotografica delle tappe del viaggio della 127 in cui l’automobile si intreccia al patrimonio culturale e artistico che attraversa; infine PANHARD SPECIAL di Paul Etienne Lincoln, prototipo sperimentale di automobile creato per esplorare l’interfaccia tra uomo e macchina.

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MAUTO – MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE Fondato nel 1933 da Carlo Biscaretti di Ruffia, il Museo Nazionale dell’Automobile conserva una collezione di oltre 200 vetture originali di 80 diverse marche che raccontano l’evoluzione storica dell’invenzione che ha cambiato il mondo: dalle carrozze a vapore di fine Ottocento ai capolavori di design degli Anni Cinquanta, dalle protagoniste di corse epiche e viaggi memorabili ai prototipi che hanno guidato gli orientamenti futuri della ricerca. Lo spettacolare allestimento scenografico contestualizza ogni singola vettura, creando un racconto che accompagna il visitatore alla scoperta di momenti storici, movimenti culturali e sociali, conquiste tecnologiche e scoperte scientifiche che l’automobile ha attraversato e influenzato, in un costante slancio di innovazione. A completare il percorso museale, il Centro di Documentazione che porta avanti attività di archiviazione e ricerca insieme al Centro di Conservazione e Restauro, che conduce quotidianamente attività di conservazione e ripristino dei veicoli storici.

Corso Unità d’Italia 40, Torino www.museoauto.com, 011/677666, info@museoauto.it