Mensa e scuolabus saranno meno cari
Daniela Caminotto capogruppo di minoranza, critica la scelta dell'Amministrazione, definendola un "tira e molla" sulle tariffe.

Appena la scorsa settimana, l'Amministrazione comunale di Verolengo, guidata dal sindaco Rosanna Giachello, ha annunciato una riduzione di 0,20 centesimi sulle tariffe della mensa scolastica per tutti gli studenti e di 5 euro sull'abbonamento mensile dello scuolabus solo per la fascia di reddito Isee più alta. Una decisione che ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto da parte del gruppo di minoranza.
Mensa e scuolabus saranno meno cari
Daniela Caminotto, capogruppo di minoranza, critica aspramente la scelta dell'Amministrazione, definendola un "tira e molla" sulle tariffe, riviste a soli due mesi dalla precedente variazione. «Avevo chiesto, come capogruppo di opposizione, di aspettare l'aggiudicazione del servizio mensa a fine febbraio prima di rivedere le tariffe. Dunque, avevo proposto di mantenerle invariate sino a fine febbraio e non di approvare le modifiche a metà dicembre per farle entrare in vigore con il ritorno a scuola a gennaio dopo le vacanze. Ma la maggioranza non ha ascoltato ragione. Dunque, non possono dire che non sia stata una scelta politica perché non dovevano cambiarle per forza, non c'era una necessità impellente. Così anche lo scuolabus, aumentato da 42 euro a 50 euro, vuol dire che chi ha due figli ha 16 euro in più da pagare per poi però ridurre da 50 a 45 appena due mesi dopo».
Malcontento tra le famiglie
«Ribadisco, assolutamente una scelta politica non legata agli adeguamenti Istat, non erano atti dovuti. - prosegue Caminotto - Queste due scelte hanno certamente creato del malcontento nelle famiglie del paese, ne sono certa e così, dopo appena due mesi, sono andati a modificare le tariffe. Sono consapevole che degli aumenti ci sarebbero stati, ma prima di tutto non così di botto perché le famiglie hanno iniziato l'anno scolastico con determinate tariffe, facendosi i conti, e poi di colpo se le vedono aumentare e anche non di poco. Ora c'è un passo indietro dell'Amministrazione, cifre più ragionevoli e non penso proprio che la Giunta si sia messa a fare conti su conti per cercare di ridurle se non ci fosse stata l'opposizione, la mia, che aveva manifestato la contrarietà e le criticità per le famiglie. Va bene averle ridotte, ma va riconosciuto il ruolo che la minoranza ha avuto, perché un'opposizione costruttiva come la nostra serve. Ed è l'atteggiamento che abbiamo intenzione di portare avanti anche per il futuro. Perché per noi fare opposizione vuol dire dare suggerimenti. Io avevo spiegato anche perché avevamo deciso di far pagare le tariffe della fascia più alta dell'Isee alle famiglie non residenti: occorre far presente che è sempre più complesso per le nostre scuole creare una doppia sezione e questo poteva invogliare a portare a Verolengo i bambini di fuori. Mi è stato detto che io facevo beneficenza, ma non è così, io sono dalla parte di chi tira fuori i soldi, cioè delle famiglie, che vanno trattate con rispetto».
Spaccatura tra maggioranza e minoranza
Le dichiarazioni di Caminotto evidenziano una spaccatura tra maggioranza e minoranza sulla gestione delle tariffe scolastiche. Un dibattito che, al di là delle cifre, mette in luce diverse visioni su come affrontare le esigenze delle famiglie e il ruolo dell'opposizione nel contesto amministrativo locale.