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«Mi escludete e allora non voto»

Una posizione che è stata appoggiata dagli altri «colleghi» appartenenti al suo gruppo

«Mi escludete e allora non voto»
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Esce dall’aula il consigliere di minoranza Stefano Anzola e non vota l’ultimo punto che è stato approvato dalla maggioranza con il voto astenuto degli altri tre consiglieri del suo gruppo. Questo quanto è successo al consiglio comunale di martedì 26 marzo che ha riservato un colpo di scena alla fine della seduta in occasione dell’approvazione del progetto definitivo delle varianti parziali al piano regolatore.

«Mi escludete e allora non voto»

«Non voterò - ha detto il consigliere d’opposizione Anzola - perchè le decisioni riguardanti il piano regolatore vanno condivise insieme ai cittadini, alle associazioni, ai capigruppo che invece ne sono esclusi. Il piano regolatore è uno strumento urbanistico che va condiviso con la cittadinanza. Questo discorso vale per tutto. Siamo sempre esclusi da tutte le decisioni politiche: a che cosa serve stare ad un consiglio a votare scelte che non conosciamo neppure?». Per questa ragione Anzola ha abbandonato la seduta per poi rientrare a voto avvenuto. Una posizione che è stata appoggiata dagli altri consiglieri del suo gruppo. Ma il sindaco Marco Formia non ha esitato a ribattere. «Non si può convocare una seduta aperta per motivi tecnici- ha specificato Formia- Non si tratta di una variante generale al piano regolatore ma parziale. Una manifestazione d’intenti non si può fare. Abbiamo convocato una commissione sul piano regolatore con il nostro consigliere di maggioranza Marino Formia ma è terminata perchè non si presentavano più i consiglieri della minoranza. Dunque, non siamo noi ad escludervi, ma siete voi stessi a non partecipare». Ed, oltre alle ragioni tecniche, sono state affrontate le ragioni politiche. «E’ una polemica sterile sul piano politico quella dell’opposizione- ha replicato Formia- So anch’io che cosa vuol dire rappresentare la minoranza. Quando ero consigliere di minoranza, cercavo di informarmi accuratamente, non mancavo mai ai consigli comunali se non per motivi di salute ed una volta alla settimana mi recavo nell’ufficio tecnico del Comune per avere notizie amministrative. Avreste anche voi dovuto fare in questo modo ed invece non lo avete mai fatto. Sono sempre stato aperto al dialogo e al confronto democratico, non ho mai rifiutato suggerimenti e proposte. La porta del Comune è sempre aperta ad ogni chiarimento, sta a voi ad entrare».

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