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Minacciato per strada il figlio di un assessore: "Sei il figlio di un* di quell* che hanno aumentato la Tari!"

Le opposizioni: solidarietà al giovane, ma no alle strumentalizzazioni

Minacciato per strada il figlio di un assessore: "Sei il figlio di un* di quell* che hanno aumentato la Tari!"
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L'ultima seduta del Consiglio comunale di Chivasso di lunedì scorso, 19 maggio 2025, ha avuto dei toni roventi e c'è stata una ferma contestazione da parte dei commercianti per gli aumenti della TARI. Adesso in queste ore un episodio sembra aver preso il sopravvento più di altri ovvero una presunta di minaccia verbale nei confronti del figlio di un assessore comunale di Chivasso, accaduto per strada  e che  avrebbe come  "causa" proprio l'aumento della Tari.

Minacciato per strada il figlio di un assessore

Ad esporre i fatti sono proprio i  gruppi politici di maggioranza: Partito Democratico, Noi per Chivasso, Sinistra Ecologista Chivasso e Chivasso in Movimento con un comunicato ufficiale congiunto:  "Accade a Chivasso che in una seduta di consiglio comunale il pubblico, composto per lo più da commercianti, contesti rumorosamente la maggioranza per aver aumentato la tassa rifiuti. Ed accade, sempre a Chivasso, alcuni giorni dopo, che il figlio di un assessore venga pesantemente minacciato in strada perché "sei il figlio di un* di quell* che hanno aumentato la Tari!".
La demagogia sparsa a piene mani da alcuni consiglieri comunali della minoranza, ed amplificata a dismisura sui social, sta dando i primi, velenosi frutti".
È bene ricordare che l'aumento della Tari è da considerarsi quasi alla stregua di un "atto dovuto", in quanto l'aumento tariffario è determinato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e non dalla singola Amministrazione comunale. L' aumento tariffario coinvolgerà, quindi, tutti i Comuni facenti parte del nostro bacino territoriale. Ai singoli Comuni è consentito soltanto una minima autonomia di gestione tariffaria, ma a coloro che intendono fare politica mettendo al primo posto la demagogia ed il più bieco populismo questo non interessa. Nel fornire la più totale solidarietà al ragazzo oggetto di questa intimidazione ed alla sua famiglia, auspichiamo che i toni della polemica politica rientrino al più presto nell'alveo del confronto civile e democratico".

Le affermazioni di LiberaMente DEMOCRATICI

 

"Succede a Chivasso. Ma cosa accade per davvero? -  Afferma il Comunicato di LiberaMente DEMOCRATICI, gruppo di opposizione consiliare di Claudia Buo -  Solidarietà piena al ragazzo e alla famiglia. Ma strumentalizzare un episodio per zittire le legittime critiche è inaccettabile.
Succede a Chivasso
Succede a Chivasso che un nutrito gruppo di commercianti venga accolto dallo schieramento della Polizia Locale per aver contestato pacificamente l'aumento della TARI. Come se esercitare un diritto costituzionale - protestare - fosse un atto da reprimere. Succede a Chivasso che, di fronte alle proteste legittime di un'intera categoria, il sindaco scelga ancora una volta il silenzio, confermando di non essere il sindaco di tutta la città. Succede a Chivasso che il presidente del Consiglio Comunale abdichi al proprio ruolo super partes, trasformando l'aula consiliare in uno spazio ostile ai cittadini.
Succede a Chivasso che il capogruppo del PD, con malcelato disprezzo, insinui che commercianti e imprenditori siano evasori abituali, attribuendo a se stesso e al gruppo che rappresenta una superiorità morale.
Succede a Chivasso che una giunta di centrosinistra (sulla carta) riesca nell'impresa di compattare contro di sé tutte le sigle sindacali, a dimostrazione di una gestione improvvida, isolata e in contraddizione con le parti sociali.
Succede a Chivasso che, per coprire le proprie inadeguatezze, l'amministrazione preferisca suscitare compassione, mentre interessi particolari - dalle farmacie alle aree sportive - continuano a veicolare le scelte. Succede a Chivasso che ogni fallimento dell'amministrazione venga puntualmente attribuito alle opposizioni, secondo uno schema tanto vecchio quanto irresponsabile. Succede a Chivasso che ci sia una grande assente: un'amministrazione capace di governare con competenza, trasparenza e rispetto. Un'amministrazione capace di assumersi le proprie responsabilità senza alibi e capace di rendere conto del proprio operato".

 

Le affermazioni di Per Chivasso

"PRIMA NEGANO IL CONFRONTO. E POI STRUMENTALIZZANO CON ACCUSE
INFAMANTI!! Il Gruppo Per Chivasso esprime la massima solidarietà al figlio di un Assessore, ed alla sua famiglia che, pare, abbia ricevuto insulti e/o minacce a seguito degli aumenti della Tari.  - Inizia così Bruno Prestia del gruppo Per Chivasso -  .  Certi episodi non devono accadere per nessun motivo, ancor meno se le persone coinvolte, non hanno nulla a che fare con l'azione amministrativa. Usare però questo triste episodio per scaricare inesistenti colpe all' opposizione, è vile almeno quanto quello che è successo. FACCIANO I NOMI, invece di accusare alla cieca… Se la maggioranza non è stata in grado di gestire una sala piena di commercianti e gente comune, che era lì solamente per ascoltare, ma si è trovata 4 agenti della Polizia Municipale schierati davanti agli scranni, quasi a voler dire non avvicinatevi, se l'amministrazione non è stata in grado di dialogare ma soltanto di minacciare lo sgombero dell'aula ai primi brusii, che ha causato l'immediato abbandono della sala da parte della numerosa platea, forse dovrebbero farsi un esame di coscienza su come stanno conducendo l'attività amministrativa. Non è certo colpa delle opposizioni che fanno esclusivamente il lavoro per cui sono stati legittimamente delegati dai cittadini, se un o una ignorante ha insultato il figlio di un Assessore. E se questo serve a distrarre da quanto è successo l'altra sera, allora la città perde ancora una volta. Condanniamo con forza il vile gesto che ha subito il figlio dell' Assessore, senza se e senza ma. Ma chi governa oggi inizi a guardare in casa propria, a quanto stanno facendo per la nostra città, invece di accusare chi siede in Consiglio e fa, doverosamente, opposizione in maniera seria e costruttiva, portando proposte serie e collaborazione".

Le affermazioni della consigliera Marta

"Il gesto di minacciare un ragazzo in strada solo perché “figlio di un assessore” è profondamente preoccupante.  - Sostiene la consigliera Clara Marta - È un fatto grave, che va condannato senza esitazioni. A lui e alla sua famiglia va la nostra piena solidarietà. Ma proprio per la serietà dell’episodio, dobbiamo essere chiari: non si può strumentalizzare un atto così doloroso per mettere a tacere il dissenso o screditare chi solleva questioni legittime. Le critiche politiche – anche forti – fanno parte del confronto democratico. La violenza, invece, va isolata, condannata e mai confusa con il diritto di parola.

Comprendere il malessere dei cittadini non significa giustificare chi travalica ogni limite. Ma nemmeno trasformare il dibattito politico in terreno minato, dove ogni voce fuori dal coro viene etichettata come pericolosa. Continueremo a lavorare con rispetto e determinazione, anche quando non condividiamo certe scelte – come l’aumento della TARI. Lo faremo con proposte concrete, visione e senso delle istituzioni.
Perché crediamo che la buona politica si faccia così: con responsabilità, umanità e coraggio".

 

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