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Minoranza assente, adesso c'è chi chiede le dimissioni

Sandro Congias interviene sui temi caldi di questa estate.

Minoranza assente, adesso c'è chi chiede le dimissioni
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Il tema banche e poste è quanto mai all’ordine del giorno visto che per poter accedere al proprio denaro o si fanno code chilometriche in posta (se si ha qui un conto) oppure occorre andare a Castelrosso, Chivasso o Torrazza per poter prelevare.

Poste e bancomat, il caso

Una situazione vergognosa che i cittadini denunciano ormai da tempo e che da tempo vede attivo anche Sandro Congias, cittadino verolenghese che ha promosso anche una raccolta firme per ottenere un Atm di Poste Italiane.
«Le banche illudono Verolengo. Spero che l’assessore Agostino Viano riesca, nell’interesse della comunità, a portare la banca d’Alba nel nostro comune. Altri verolenghesi si sono interessati alla ricerca di una banca disponibile anche attraverso associazioni di consumatori – spiega Congias - Il risultato è sempre stato lo stesso, la stessa risposta. Non siamo interessati. Purtroppo Verolengo non è appetibile a causa della sua vicinanza con Chivasso. Infatti, sia gli uffici commerciali delle banche che i direttori, ponevano una sola domanda, quanti abitanti conta Verolengo? Alla nostra risposta, circa 5000 abitanti, consultavano le banche presenti sul territorio e davano esito negativo, precisando che ormai la politica delle banche è quella di chiudere gli sportelli periferici. Un direttore di banca tra il serio e il faceto ha aggiunto: “E’ inutile chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi”. Esplicito riferimento alla chiusura degli sportelli bancari.
Per quanto riguarda il bancomat di Unicredi Banca, ha ragione l’assessore, hanno solo delle scuse, è vero che la gestione è affidata a terzi ma è anche vero che puntano alla rimozione del bancomat stesso. Malignamente penso che essendo il locale di proprietà della banca, vogliano liberarlo per poterlo vendere senza questo “impedimento”».

Dopo le proteste

«Una volta Verolengo poteva contare su degli Amministratori (di entrambi gli schieramenti) che di fronte anche alla sola ipotesi di perdere un “privilegio” come una banca (due, nel nostro caso) si sarebbero messi di traverso. - tuona Congias - Leggo che finalmente, dopo che i cittadini di Verolengo hanno raccolto le firme per avere un PostaMat e mantenere il servizio postale a Borgo Revel, dopo tante inutili polemiche, l’Amministrazione ha preso a cuore questo problema. Meglio tardi che mai».

Minoranza assente, adesso c'è chi chiede le dimissioni

Ma Congias, senza peli sulla lingua, non ha paura a criticare anche coloro che hanno perso le elezioni: «Nella vita politica verolenghese, si nota la totale assenza della minoranza. Nel 2019 per le amministrative si sono presentate 5 liste, una ovviamente ha vinto le elezioni e due schieramenti avrebbero dovuto rappresentare i verolenghesi come minoranza. Torrazza Piemonte con una sola lista ha la sua opposizione. A Verolengo niente! Probabilmente impegni di lavoro e famigliari impediscono di seguire o mantenere l’impegni presi alle elezioni. Sarebbe un bel gesto quello di lasciare spazio ad altri che magari hanno più tempo e dandogli così la possibilità di partecipare alla vita politica del paese». Un invito, quello di Congias che forse farà riflettere anche le opposizioni in vista delle elezioni 2024. Certo, mancano ancora due anni ma si sa, è questo il momento di iniziare a scaldare i motori per arrivare pronti all’appuntamento alle urne.

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