Miss Perla d’Italia 2024 madrina d’eccezione per la DiAPsi

Miss Perla d’Italia 2024, alias la dottoressa Ana Rosa Ferreira Ramos, psicologa e psicoterapeuta, sarà l’eccezionale madrina che sosterrà la Di.A.Psi. (Difesa Ammalati Psichici) nella performance teatral-musicale intitolata «Che varietà… siamo tutti fuori di testa».

Miss Perla d’Italia 2024 madrina d’eccezione per la DiAPsi

L’evento, che si svolgerà venerdì 27 giugno al Teatrino Civico di Chivasso, nasce con l’intento di far conoscere l’associazione e i suoi fini. Tra gli obiettivi principali, far uscire dall’isolamento e dall’esclusione sociale, cui spesso è relegata, la persona affetta da sofferenza psichica e, nello stesso tempo, sostenere sotto tutti gli aspetti i suoi familiari. Spesso l’esplodere della sofferenza psichica travolge la famiglia che vive questa situazione come senso di colpa e in quasi totale solitudine. Di.A.Psi. ha iniziato questo suo percorso già lo scorso anno, quando con la stretta collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl To 4, organizzò un Convegno per ricordare la figura di Franco Basaglia a 100 anni dalla nascita.

Un'apertura alla città

Con l’iniziativa del 27 giugno l’associazione intende aprirsi alla città, con il sostegno degli Enti pubblici, di personaggi d’eccezione come Miss Perla d’Italia ma anche, con il supporto de la Nuova Periferia, quale media partner di notevole importanza. «L’idea di aiutare a promuovere questo evento – ha dichiarato la dottoressa Ferreira Ramos – è nata dalla mia esperienza di psicoterapeuta ed in seguito alle cure che ho prestato a tante persone con disturbi psichiatrici importanti. Spesso questi pazienti sono marginalizzati e le famiglie rimangono nella solitudine e a contatto con la sofferenza dei propri cari». P

Aiuto alle famiglie

rosegue la psicoterapeuta che, per l’occasione indosserà anche i panni di Miss Perla. «Un genitore con un figlio che smette di mangiare, un padre che pensa di essere inutile e tenta il suicidio, una figlia con disturbi sociali… Che sia depressione o schizofrenia, la famiglia rimane paralizzata e senza strumenti. La Di.A.Psi è la casa di accoglienza di cui abbiamo bisogno perché non stiamo parlando della patologia di un singolo ma, di tutta la famiglia. Ed è un problema che coinvolge l’intera società. Con la Di.A.Psi possiamo accogliere il dolore e la sofferenza. Chiedo ai chivassesi di volgere uno sguardo verso quest’associazione e di aiutarla per essere aiutati. Sono onorata di essere la madrina dell’iniziativa e vi aspetto il 27 giugno tutti per condividere le esperienze e far crescere la Di.A.Psi.».