VEROLENGO

Mozione Masciari, Borasio la riscrive

Il testo presentato da Cammaroto non era condiviso dal Consiglio. Il sindaco: «Chiediamo il perché non di reistituire la scorta»

Mozione Masciari, Borasio la riscrive
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L’interpellanza presentata nel corso del Consiglio comunale di Verolengo sulla questione legata a Pino Masciari ha creato un po’ di discussioni. Tant’è che in un primo momento pareva che non si sarebbe nemmeno discussa ma poi, dopo l’intervento del segretario, il capogruppo Maurizio Cammaroto l’ha letta.

Mozione Masciari

Nel documento il consigliere chiedeva all’intero Consiglio comunale di chiedere di reistituire la scorta al testimone di giustizia Pino Masciari a cui lo scorso 15 ottobre è stata notificata la decisione del Ministero dell'Interno - Dipartimento pubblica sicurezza - UCIS, dell’avvio del procedimento per la revoca.

Borasio la riscrive

Una proposto che non ha trovato l’appoggio del sindaco Luigi Borasio: «La proposta così come era stata presentata da Cammaroto non trovava il benestare di tutti i consiglieri. In primis il mio. E mi spiego. E’ stata comunicata la revoca ma non le motivazione. E quando sono state richieste, non sono state date. A questo punto, mi viene da pensare che ci sia qualcosa di strano in questa vicenda. E così mi sono astenuto. Allo stesso tempo però ho proposto un altro tipo di mozione, cioè chiedere che vengano rese pubbliche le motivazioni di questa scelta da parte del Ministero. Anche perché sono curioso anch’io di sapere perché, ad una persona che prima era ritenuta un testimone fondamentale nella lotta alla mafia, oggi invece si decide di revocargli la scorta. Se questa richiesta, venisse accolta, si potrebbe valutare la situazione. E se c’è una motivazione e anche se non condivisibile, va però accettata. Se invece non c’è alcuna motivazione, allora questo porta ad un’altra situazione. Questa proposta di mozione è stata accolta da tutti i consiglieri, è stata votata all’unanimità».

Deluso Cammaroto

Di questa decisione però il consigliere Cammaroto, anche se ha votato a favore si ritiene solo parzialmente soddisfatto: «Sono dubbioso della reazione dell’Amministrazione. Dalle parole dell’assessore Daniela Caminotto mi è stato fatto capire che non c’è stato il giusto attenzionamento alla concessione della cittadinanza onoraria. Ho capito che questa scelta non è stata fatta con il cuore».
Insomma, ad una mozione si arriverà, perchè deve esser ancora scritta, ma certo non è quella che voleva Cammaroto.

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