CHIVASSO

«Musica troppo alta all’Oratorio»: la città con don Davide

Un esposto da una signora anziana. 

«Musica troppo alta all’Oratorio»: la città con don Davide
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«Musica troppo alta all’Oratorio»: la città con don Davide dopo che ha ricevuto un esposto da una signora anziana.

Esposto contro don Davide

Se nel pieno della pandemia a scatenare la Polizia Locale contro don Davide Smiderle era stata una innocua partita a pallone tra alcuni ragazzi del catechismo, ora una particolarmente «attenta» pensionata residente in un palazzo che si affaccia sull’oratorio «Carletti» di Chivasso (attivo decenni prima che l’edificio venisse costruito) ha preso carta e penna per segnalare, sempre ai «civich» del comandante Marco Lauria, la musica troppo alta e le grida dei bambini.
Un esposto in piena regola, che quasi sicuramente avrà come conseguenza l’intervento dei tecnici dell’Arpa (per misurare l’inquinamento acustico nell’appartamento della donna) e la solita sequela di carte bollate.

La notizia ha subito provocato una serie di reazioni nella comunità chivassese, che negli ultimi anni ha visto l’oratorio rinascere proprio grazie all’impegno di don Davide e dei suoi collaboratori. Il teatro è ora aperto alle esigenze della città, e saloni e cortile ospitano una lunghissima serie di attività per i giovani, come i centri estivi «causa» dei rumori segnalati dalla vicina.

La città sta con il sacerdote

Tra i primi ad intervenire Dario Lavesero, da sempre attivo per i giovani: «Siccome collaboro con don Davide per la parte musicale e non solo, posso affermare che le attività musicali in questione vengono svolte all’interno del teatro e che all’aperto sono contenute in alcuni momenti. Siamo tutti impegnati con tanto sudore e voglia di rappresentare la sana convivialità oratoriana che ha caratterizzato non solo la nostra città. Mi spiace molto che ci sia ancora qualcuno che mal comprende e sopporta i nostri sforzi. Comunque mi scuso per il limitato eventuale disagio arrecato alla signora».

Cristina F., invece, si è rivolta direttamente alla pensionata: «Cara signora pensionata, l’oratorio è sempre stato, e lo sarà, un luogo di gioco, svago, aggregazione e socialità per intere generazioni. Quindi glielo consiglio con tutto il cuore: o cambia abitazione o cambia metodo di pensare. I bambini ci sono sempre stati e ringraziando Dio ci saranno sempre. Forse, e dico forse, lei ragiona così in quanto non ha mai avuto la fortuna di avere dei bimbi in casa oppure...».

L'intervento del sindaco

Un appoggio a don Davide arriva anche dal sindaco Claudio Castello, che in un post su Facebook ha rimarcato come «La funzione sociale degli oratori continua ad essere un cardine per le nuove generazioni». Poche parole, più che sufficienti però per far capire la sua posizione.

I prossimi passi

A questo punto non resta che attendere le prossime mosse della pensionata, ricordano però come già la precedente «crociata» contro don Davide si sia risolta in una bolla di sapone.

Assistito dall’avvocato Alexander Boraso, don Davide aveva infatti presentato ricorso contro il verbale, non ottenendo alcuna risposta nei tempi debiti. Risultato: multa trasformata in carta straccia.
Ora le cose sono più complesse: la musica c’è, i bambini pure, ma per quanto possano essere chiassosi non lo sono certo più delle auto che a migliaia percorrono ogni giorno le strade della città.

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