l'inchiesta

Mussolini cittadino onorario? A Verolengo sicuramente. E per il momento... lo resterà

I sindaci pronti a fare verifiche e c’è chi, come Candia, sarebbe pronto alla revoca

Mussolini cittadino onorario? A  Verolengo sicuramente. E per il momento... lo resterà
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Dopo che il Comune di Chivasso ha scoperto che era ancora in auge la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessagli nel 1924 dall’allora Consiglio comunale, nel territorio del Chivassese e Vercellese ci si è incominciato a domandarsi se Chivasso fosse un caso isolato.

Mussolini cittadino onorario a Verolengo

E non è così. Perché Benito Mussolini, il Duce, è ancora cittadino onorario di Verolengo. E l’Amministrazione targata Borasio non l’ha scoperto oggi bensì nel suo primo mandato da sindaco. Era l’inizio del 2014 quando fu svelata questa cittadinanza per molti definita scomoda. Ma il primo cittadino Luigi Borasio, nonostante le tante polemiche, non fece nulla. E così neanche il suo successore, Rosanna Giachello. Verolengo è giunta ormai alla fine del 2022 e nonostante siano passati quasi nove anni dalla rivelazione, nulla è cambiato e quanto pare neanche nel prossimo futuro questa accadrà. Perché? Perché lo ha dichiarato Borasio a domanda diretta: «Direi che in questo momento ci sono molti altri problemi e ben più gravi rispetto alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Non è certamente uno dei punti principali del nostro mandato. Dobbiamo ancora uscire dal Covid19, dobbiamo puntare ad ottenere il maggior numero di fondi dal Pnrr per il bene del nostro paese. Dobbiamo poi occuparci delle strade e della loro sicurezza in vista dell’inverno e delle future gelate. E poi dobbiamo occuparci del caro energia, dobbiamo far fronte alle bollette e alle esigenze della nostra popolazione.
Quando riusciremo a prenderci una vacanza, allora penseremo anche alla cittadinanza onoraria a Mussolini. Per il momento non è tra i nostri primi centomila pensieri».
Insomma le parole di Borasio sembrano chiarire che il suo Consiglio comunale, a differenza di quello di Chivasso, non si troverà a discutere di questa materia. Almeno non nei prossimi mesi.

E gli altri Comuni?

Il vicino Comune di Rondissone invece non è a conoscenza se questo riconoscimento sia ancora in auge e chiederà ad un cittadino che studia da sempre la storia del paese di verificare.
Il sindaco di Vische Federico Merlo spiega: «Non lo so ma non credo. Non ho mai visto un registro con le cittadinanza onorarie anche perché abbiamo fatto il regolamento noi qualche mese fa».
Mario Mottino di Candia ha le idee ben chiare: «Non ho mai sentito che il Comune di Candia abbia dato la cittadinanza onoraria a Mussolini. Dovrei fare fare una ricerca nell'archivio storico, cosa ovviamente non immediata, ma se così fosse certamente proporrei nel prossimo Consiglio la revoca della stessa».
Anche Maria Rosa Cena di Caluso interviene: «A memoria non mi risulta che sia stato ritrovato questo atto. Grandi uomini calusiesi hanno fatto ricerche storiche in tutti i campi e non è mai emerso nulla in merito».
Pare che non sia cittadino onorario nemmeno a Montanaro, Foglizzo e Mazzè.
E nel Vercellese?
«Mussolini non mi risulti sia cittadino onorario di Cigliano - spiega il sindaco Diego Marchetti - Ma se ci fosse non vedrei il motivo di revocarla».
Anche al sindaco di Livorno, Stefano Corgnati, non risulta che tra i cittadini onorari ci sia il nome del Duce. Anche a Lamporo non lo è come a Fontanetto Po.
Il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero per sicurezza farà verificare all’archivio storico. Farà verificare anche l’Amministrazione di Moncrivello.
In Collina, problema non si pone a Cavagnolo che all’epoca non era Comune autonomo ma faceva parte di Brusasco. Così, sentitoil sindaco di quest’ultima realtà, Giulio Bosso ci spiega: «Sinceramente non mi sono mai posto il problema e non so. In ogni caso, se anche così fosse, non potrei revocarla perché nel nostro regolamento c’è scritto che gli atti di aggiudicazione di revoca della cittadinanza possono essere fatte solo con le persone in vita».

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