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Nido, si privilegiano le situazioni di maggiore necessità familiare e lavorativa dei genitori

La Giunta Sandra stabilisce un nuovo sistema a punteggio per le graduatorie qualora le richiesta di iscrizioni fossero superiori rispetto i posti a disposizione

Nido, si privilegiano le situazioni di maggiore necessità familiare e lavorativa dei genitori

Asilo nido. La Giunta Sandra ha stabilito i punteggi da applicare per la redazione delle graduatorie di accesso al servizio comunale. Questo sistema di assegnazione dei punti è stato definito dalla Giunta per indicare i criteri da seguire per l’ammissione. I punteggi stabiliti sono stati pensati per considerare diverse situazioni familiari del bambino e le condizioni lavorative dei genitori.

Nido, si privilegiano le situazioni di maggiore necessità

Per quanto riguarda la situazione familiare del bambino, vengono assegnati 44 punti ai bambini orfani di entrambi i genitori. I nuclei familiari composti dai bambini e da un solo genitore, del quale il bambino risulti a carico, ricevono 30 punti. La presenza di minori o adulti portatori di handicap o con invalidità documentata nel nucleo familiare comporta diversi punteggi: se l’invalido è un genitore con un grado di invalidità pari o superiore al 75%, vengono assegnati 35 punti; se l’invalidità del genitore è inferiore al 75%, i punti sono 20; qualora l’invalido non sia un genitore ma abbia un grado di invalidità pari o superiore al 75%, si ottengono 10 punti. La condizione di gemellarità viene valutata con 6 punti. I bambini che erano già in lista per l’anno scolastico precedente e non erano stati ammessi alla graduatoria ricevono 3 punti. Analogamente, vengono assegnati 3 punti per ogni altro fratellino già frequentante l’asilo nido. Infine, per il numero di figli, vengono assegnati 3 punti per ogni figlio presente nel nucleo oltre a quello per il quale si richiede l’iscrizione.

Per quanto concerne la situazione lavorativa dei genitori, i punteggi sono riferiti a ciascun genitore e sono cumulabili. L’orario di lavoro settimanale è così considerato: meno di 20 ore conferiscono 10 punti, da 21 a 30 ore valgono 12 punti, da 31 a 36 ore si ottengono 15 punti, e oltre 36 ore di lavoro settimanale garantiscono 17 punti. Per il lavoro saltuario o a tempo determinato, purché di almeno 6 mesi e 20 ore settimanali, sono previsti 10 punti. La frequenza di corsi di studio con obbligo di frequenza diurna, sempre di almeno 6 mesi e 20 ore settimanali, e per i quali nella domanda devono essere fornite adeguate informazioni su tipo di corso, sede e orari, attribuisce 6 punti. Gli studenti lavoratori ricevono anch’essi 6 punti. Una sede o un tipo di lavoro che comporti un’assenza continuativa dall’abitazione, per esempio per tutta la settimana, a settimane alterne o per alcuni mesi l’anno, senza rientro serale, assegna 5 punti; questo punteggio assorbe anche quello per il pendolarismo. L’attività lavorativa che richieda un impegno notturno non saltuario viene premiata con 3 punti. Infine, il pendolarismo, se non già assorbito dal punteggio per l’assenza continuativa, aggiunge 2 punti.

È importante sottolineare che ai già iscritti che intendono rinnovare l’iscrizione per gli anni successivi viene assegnata un’assoluta precedenza. In presenza di particolari casi sociali, al fine di una corretta assegnazione dei punteggi, la famiglia dovrà presentare una relazione redatta dal Servizio sociale o dai Servizi sanitari di competenza. Ai genitori dei bambini che entreranno nella graduatoria degli ammessi verrà data comunicazione e sarà richiesto di confermare l’iscrizione entro 20 giorni successivi alla notifica, pena l’esclusione dalla lista di ammissione.