Nubifragio compromette la produzione nei frutteti e vigneti
Una violenta grandinata si è abbattuta sul territorio

Compromessa la produzione nei frutteti e vigneti a causa del violento nubifragio. E' accaduto nei giorni scorsi a Mazzè e nelle sue frazioni.
Nubifragio compromette Compromessa la produzione nei frutteti e vigneti
Una violenta grandinata ha colpito nella serata di mercoledì 21 maggio, circa alle 20.30, Mazzè causando allagamenti di strade, alberi e tetti danneggiati. Un nubifragio che è durato solo un quarto d’ora ma che ha procurato gravi perdite. «L’agricoltura è stata duramente colpita - riferisce il vicesindaco Bruno Mila- Ci sono stati problemi ai vigneti che in questo periodo sono nel pieno sviluppo vegetativo. I grossi chicchi di grandine hanno danneggiato le foglie e i rami compromettendo una parte significativa della produzione attesa per l’autunno».
Anche alberi e rami a terra
Oltre ai danni all’agricoltura, la grandinata ha causato la caduta di rami e piante nelle strade, in particolare lungo la strada che collega Mazzè a Villareggia. «Siamo subito intervenuti già in serata a liberare le strade - dice Mila- Presso il cimitero di Mazzè, c’è stato il maggior problema con rami, fogliame e alberi caduti ovunque. L'unica zona fortunatamente risparmiata dal nubifragio è stata la frazione di Tonengo». L’itinerario l’«Oro del ghiacciaio», che si trova lungo la strada in direzione di Villareggia, al momento non è praticabile a causa di rami e piante caduti lungo il percorso. Numerosi danni sono stati riferiti anche dai coltivatori del posto. «La zona particolarmente colpita è Mazzè alta- spiega Flavio Mondino Presidente di Coldiretti di zona - In questa zona, Regione Possoglio, a Barengo, sono stati duramente compromessi i vigneti. Ma, pure a Casale, nella mia azienda, il frutteto è stato rovinato dalla grandine. I chicchi, di grandi dimensioni, hanno danneggiato le coltivazioni di pesche, mele, e pere, creando fori nei frutti che li rendono invendibili. Pure il mais è stato schiacciato al suolo: un duro colpo all’agricoltura». Persino gli orti domestici non sono stati risparmiati. Molte famiglie, che contavano sui prodotti per il consumo quotidiano, si ritrovano senza più zucchine, pomodori, insalate, interamente distrutti. «Una grande delusione – è il commento di Pierguido Frasca- Dopo mesi di lavoro, in dieci minuti è andato tutto perso nel mio orto. Penso che se si vuole tenere un orto anche piccolo, si dovrebbe mettere una copertura antigrandine oppure una serra per riuscire a salvarlo» .