Nucleare, proclamato lo stato di agitazione a Saluggia
FILCTEM CGIL, grazie alla fattiva mediazione della Prefettura, era riuscita ad aprire un varco di fiducia per trovare una soluzione di mediazione condivisa a seguito della complessa vertenza aziendale
La FILCTEM CGIL Piemonte, insieme alle RSU CGIL dei siti Sogin di Saluggia, Trino e Bosco Marengo, esprime totale disappunto e amara delusione per come Sogin abbia disatteso, e continui a disattendere, il verbale d’accordo siglato alla presenza dell’Organo Prefettizio di Vercelli lo scorso 18 aprile.
Nucleare, promesse disattese
In tale data, infatti, la FILCTEM CGIL, grazie alla fattiva mediazione della Prefettura, era riuscita ad aprire un varco di fiducia per trovare una soluzione di mediazione condivisa a seguito della complessa vertenza aziendale.
Il sindacato spiega:
Sogin si era impegnata, in maniera formale – sottoscrivendo un verbale siglato da tutte le parti in causa, poi depositato presso l’Ufficio Territoriale del Lavoro – a risolvere, in date certe, le criticità di personale più impellenti presenti nei siti di Saluggia e Trino, con modalità definite e con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, in primis la FILCTEM CGIL.
Tuttavia, come sembra essere scritto nel DNA di questa azienda, Sogin non ha dato seguito agli impegni formali pur assunti di fronte a un organo così autorevole come la Prefettura. L’Azienda non ha rispettato le prime date pattuite di fine maggio e fine giugno entro le quali doveva procedere a ratificare degli accordi-incentivo per la mobilità tra i siti, favorendo quelli più in difficoltà. Non ha avviato l’interlocuzione sindacale, prevista dal verbale, per discutere del “tema principale” affrontato nella vertenza: “il piano a vita intera”, argomento che definirà gli organici dei siti.
Lo stato di agitazione
A fronte di vaghe e non circostanziate azioni da parte di Sogin, la FILCTEM CGIL ha concesso più tempo del necessario all’azienda, per mettere in campo qualche soluzione. Constatata l’inconsistenza e la pochezza mostrata da una società purtroppo inconcludente e insolvente, dotata di un management non all’altezza, nel rispetto di quanto riportato nel verbale del 18 aprile 2023, la FILCTEM CGIL ha deciso di avviare lo stato di agitazione del personale dei tre siti piemontesi: Saluggia, Trino e Bosco Marengo. Tale decisione comporterà il blocco di tutte le prestazioni in straordinario e i lavori programmati al di fuori del normale orario di lavoro per un mese. La FILCTEM CGIL non esclude la continuazione dello stato di agitazione oltre il mese previsto e la dichiarazione di ore di sciopero a supporto della vertenza.
La FILCTEM CGIL e le RSU dei siti piemontesi stigmatizzano il comportamento poco serio e poco rispettoso di Sogin, in primis verso il proprio personale e per questo coinvolgeranno tutte le istituzioni e tutte le realtà del territorio interessate a garantire un futuro all’azienda e ai suoi dipendenti. Del resto, con organici sono sempre più ridotti e attività in grandissime difficoltà, il decommissioning diventa una chimera. Se si tergiversa ancora, è alto il rischio che si inneschi un problema di sicurezza anche dovuto alla scarsità oggettiva di personale.