CALUSO

Nuova palestra, lavori fermi

Alla scuola Gozzano.

Nuova palestra, lavori fermi
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Ritorna sulla scena il progetto per la realizzazione della palestra della Scuola Media Gozzano, sede dell’Istituto Comprensivo di Caluso e questa volta siamo difronte a una sospensione dei lavori, uno stallo temporale che crea preoccupazione e alimenta polemiche spesso infondate in quando dovute talvolta alla scarsità di informazioni reperite, ma anche alla poca volontà di capire cosa realmente ci sia dietro un fatto che sta accadendo.

Nuova palestra, lavori fermi

Quali sono le ragioni per le quali i lavori iniziati nel cantiere per la costruzione della palestra sono stati sospesi?

«Il fermo cantiere – spiega il sindaco Maria Rosa Cena - è dovuto a una sorpresa geologica, un terreno con portanza insufficiente, che ha comportato la necessità di ulteriori indagini eseguibili solamente a scavo aperto».

Ci sono previsioni circa la riapertura del cantiere e l’inizio dei lavori momentaneamente sospesi? «La ripresa dei lavori – risponde il sindaco Cena - è subordinata alla redazione da parte del professionista, Direttore Lavori di una “variante in corso d’opera” e successiva approvazione della stazione appaltante».

Il costo totale preventivato rimane invariato o sono previste spese aggiuntive? «Non ci sono variazioni rispetto all’importo iniziale – conferma il sindaco Cena - il totale delle spese ammonta, come era stato detto e previsto, a 1milione e 800mila euro».

Un percorso sofferto, quello della realizzazione della nuova palestra, che parte da lontano e che fortunatamente si sta avviando alla conclusione, grazie a tempistiche istituzionali ben delineate e soprattutto alla ferma volontà dell’Amministrazione nel raggiungere un obiettivo che da troppi anni docenti e studenti attendono di vedere concretizzato.

Il caso

Nel 2018 il Comune di Caluso aveva partecipato al bando regionale per l’edilizia scolastica allo scopo di reperire i fondi per l’attuazione di un progetto redatto da un gruppo di tecnici incaricati dal sindaco Cena circa due anni prima. «In accordo con i sindaci dei cinque Comuni i cui ragazzi frequentano la nostra scuola, cioè Barone, Candia, Orio, Mazzè e Vische – ricorda il sindaco Maria Rosa Cena - avevamo puntato ad avere il progetto definitivo per essere pronti a partecipare in modo tempestivo ai bandi che venivano proposti dalla Regione o da altri enti, oltretutto disponevamo di un’area edificabile già di pertinenza della scuola, per cui non è stato necessario acquistare terreno aggiuntivo. Ribadiamo il fatto che, come Amministrazione e nonostante gli imprevisti, ci stiamo adoperando per realizzare l’opera e finalmente restituire ai nostri studenti uno spazio da utilizzare in sicurezza all’interno del quale svolgere attività sportive e motorie a completamento degli insegnamenti propri dell’iter scolastico e soprattutto evitando spostamenti continui e perdite di tempo da parte dei docenti e degli studenti per dover svolgere le ore di educazione fisica non all’interno dell’edificio scolastico».

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