Nuovo Argine Polo Sorin: approvato l'esproprio
Si tratta di un ulteriore e importante passo verso la messa in sicurezza dei siti che ospitano rifiuti nucleari.

Ha fatto il suo ingresso il nuovo segretario comunale, Antonio Minopoli, al suo primo Consiglio comunale che si è svolto nella serata di venerdì 28 febbraio nella sala consiliare del Comune di Saluggia. Sia la maggioranza che la minoranza hanno ringraziato il nuovo segretario.
Nuovo Argine Polo Sorin: approvato l'esproprio
Al secondo punto all’ordine del giorno, è stata discussa la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza dei siti che ospitano i rifiuti nucleari. L’approvazione del progetto definitivo, la revisione e la variante semplificata. «E’ necessario adeguare il progetto alle prescrizioni che ci ha fornito l’AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po)- ha detto il tecnico Ombretta Perolio- I fossi, i corsi irrigui e le rogge vanno posizionati ad una distanza uguale o maggiore ai quattro metri dal piede del rilevato arginale. Le superfici d’esproprio vengono dunque aumentate a 49 mila metri quadrati rispetto ai 43 mila metri quadrati previsti nel precedente elaborato». «Si tratta di un passaggio obbligato - ha aggiunto il sindaco Libero Farinelli - per poi andare alla Conferenza dei Servizi e procedere con il progetto esecutivo. Potremo quindi avere i 18 milioni di euro per questa importante opera».
Un passo in avanti
Si tratta di un passo ulteriore verso la realizzazione di questo progetto di mitigazione idrogeologica e messa in sicurezza dei siti che ospitano rifiuti nucleari e degli ambiti collocati a tergo della fascia B di progetto del PAI. Nel gergo comune si può tradurre con la tutela e la difesa «dell’argine dell’ex comprensorio Sorin» di Saluggia. Con l’approvazione di quest’ultimo punto all’ordine del giorno, non sono state sollevate particolari discussioni. L’esproprio di ulteriori metri quadrati dei terreni interessati si rende infatti indispensabile per la difesa idrogeologica che ricopre un interesse generale ed essenziale, restituendo benefici in termini di sicurezza. L’AIPO è infatti giunto a queste conclusioni per potenziare la sicurezza idraulica dell’opera che deve rispondere a dei precisi requisiti alla luce dei cambiamenti climatici che, nei prossimi anni, potrebbero influire notevolmente sulle portate dei corsi d’acqua. Il rischio è infatti legato a degli eventi alluvionali che possono verificarsi su questi territori.
Area interessata da allagamenti
L’area era stata interessata da estesi allagamenti durante gli episodi di grandi piogge nell’ottobre del 2000, durante i quali, le acque di piena, pur senza interessare direttamente i depositi radioattivi, avevano di fatto circondato gli insediamenti e interessato tutta la viabilità di accesso a quest’area. Nelle zone circostanti, sono presenti due importanti insediamenti contenenti scorie nucleari e materiali radioattivi, che si trovano all’interno della regione di pertinenza fluviale. Nello specifico, le opere arginali verranno realizzate per la difesa delle piene della Dora Baltea in questo paese. Gli interventi, attesi da molti anni, permetteranno di mettere in sicurezza e difendere l’area industriale posta alla sinistra del fiume Dora Baltea, in cui si colloca il polo biomedicale Livanova.DiaSorin, che rappresenta il più importante insediamento industriale della provincia di Vercelli. Inoltre le opere previste contribuiranno ad aumentare ulteriormente il grado di protezione del deposito nucleare del reattore Avogadro che è situato nello stesso sito.