VEROLENGO

Nuovo polo logistico: «Imporremo di assumere manodopera locale»

Il vicesindaco Giglia pronto a trattare con la società: «Previsti 150/200 dipendenti».

Nuovo polo logistico: «Imporremo di assumere manodopera locale»
Pubblicato:

Si tratta del quinto polo logistico della zona. Un’attività che Verolengo aspettava da anni e che ora si prepara a diventare realtà.

Nuovo polo logistico

Ma di fronte a questa variante c’è chi si è soffermato a studiare le carte sollevando delle perplessità ma anche delle proposte all’Amministrazione Borasio. Primo fra tutti il consigliere d’opposizione Maurizio Cammaroto:

«Ritengo che una variante al piano regolatore riguardante una zona industriale in questo determinato periodo storico è da ritenersi senz’altro una cosa positiva perché porterà sicuramente un incremento di posti di lavoro e ricadute positive per l’indotto. Però mi preme evidenziare alcune perplessità: trovo alquanto inusuale che all’atto della presentazione delle osservazioni, l’unica arrivata sia quella della proprietà per richiedere lo spostamento di un lotto da nord a sud adducendo la motivazione di non essere in possesso del terreno in questione, ma non lo sapevano tre mesi fa all’atto dell’approvazione della variante? Analizzando la determina dirigenziale della Città Metropolitana di Torino si fa menzione che la variante non è prossima ad alcun insediamento residenziale: è errato perché esiste la zona con tre edifici abitati.

Nella speranza che la successiva fase di rilascio del permesso a costruire convenzionato si possa porre maggiore attenzione, suggerirei alla giunta comunale di prevedere a carico del proponente l’istallazione di una centralina di rilevamento delle polveri sottili visto che, essendo un polo logistico, ci sarà un flusso di decine di autotreni H 24. Si tratta di un’iniziativa volta alla salvaguardia della salute dei lavoratori del polo logistico e di quelli della zona, compresi i residenti».

Tra gli aspetti evidenziati da Cammaroto, poi, c’è quello della viabilità che sicuramente dovrà esser modificata per permettere ai mezzi di viaggiare in maniera fluida senza creare ingorghi. E proprio come è avvenuto a Torrazza per Amazon, si dovrà prevedere la costruzione di una rotonda.

«Imporremo di assumere manodopera locale»

Di fronte a tali affermazioni, il vicesindaco Roberto Giglia  ha spiegato: «Per quanto concerne la centralina, spetta da Arpa la decisione. Sull’aumento del passaggio dei mezzi pesanti non mi preoccupa perché siamo a ridosso dell’autostrada Torino-Milano, del casello di Rondissone. I mezzi saranno gli stessi».
Giglia poi sottolinea un aspetto positivo: «Il polo logistico porterà dai 150 ai 200 posti di lavoro e noi imporremo che la manodopera sia locale».

Seguici sui nostri canali