CHIVASSO

Nuovo polo logistico, partiti i lavori: ci saranno 500 assunzioni

L’assessore Centin: «Stiamo per dare l’incarico per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale»

Nuovo polo logistico, partiti i lavori: ci saranno 500 assunzioni
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L’amministrazione comunale, con il suo assessore Pasquale Centin, a trent’anni dalla chiusura dello stabilimento ex Lancia sta lavorando sulla totale riconversione dell’intera area industriale di Chivasso, sul reimpiego di superficie industriale dismessa dell’intera provincia di Torino.

Nuovo polo logistico, partiti i lavori

Assessore Centin ci spiega nel dettaglio?

«Certamente. Chivasso ha saputo trovare un operatore privato, e straniero, che con importanti investimenti preparatori totalmente a suo carico, è bene rimarcarlo, permette di completare l’intervento di riuso di tutta l’area, 1.400.000 mq. Ricordo ai più distratti che quella porzione aspettava da molti anni una manifestazione di interesse.
La notizia è che sono già partiti i lavori all’interno della ex pista di collaudo dell’area ex Lancia con il taglio dei vegetativi e degli arbusti, lavorazione propedeutica all’avvio della bonifica preliminare dell’area che vedrà sorgere il polo logistico.
Tutto il percorso amministrativo è avvenuto alla luce del sole, con unanimi votazioni di Consiglio comunale, al netto di una sola astensione. Indice indiscusso di come l’arrivo del polo logistico in città sia stato valutato dall’amministrazione comunale, e praticamente da tutte le forze politiche, quale un’opportunità importante e straordinaria di sviluppo economico e di rilancio occupazionale».

Avrà ripercussioni sul piano occupazionale?

«L’hub logistico di grandi volumi finalmente inverte il trend negativo dell’occupazione in città dopo le smobilitazioni industriali, con la previsione di assunzione di oltre 500 lavoratori, e ci riporta al valore strategico che Chivasso riveste nelle politiche economiche del Nord del Paese».

Come ci si è arrivati?

«A fine 2021, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale convocato dal presidente Gianni Pipino, undici consiglieri su 12 presenti hanno votato a favore delle opere di urbanizzazione primaria a scomputo, in capo agli imprenditori del Polo Logistico di via Mazzè, funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del Piano Esecutivo Convenzionato ed esterne ad esso. Si facevano così strada il progetto definitivo ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la contestuale adozione della variante urbanistica semplificata. Il quadro economico delle urbanizzazioni previste sfiora complessivamente i 2,5 milioni di euro. Gli interventi riguardano soprattutto l’asse stradale di quella zona già movimentata per i nuovi insediamenti commerciali, alla luce di un traffico veicolare che si irrobustirà. L’ambito esatto è posto lungo la strada statale 26 (via Caluso) a pochi chilometri dallo svincolo autostradale Torino-Milano, individuabile come una delle principali direttrici di collegamento per la città e per i Comuni circostanti. La soluzione progettuale adottata prevede, tra l’altro, una nuova rotatoria in via Caluso/Consorzio Pichi, l’adeguamento funzionale della stessa arteria e di via Impastato, lo spostamento in asse dell’illuminazione pubblica esistente e la realizzazione di idonea segnaletica orizzontale e verticale, la realizzazione di un modulo stradale composto da due carreggiate indipendenti ciascuna con 2 corsie per senso di marcia e separate da spartitraffico centrale dalla seconda rotatoria di accesso al centro commerciale alla rotatoria con la SP81 e marciapiedi ciclopedonali. In quest’ultimo caso, si realizzeranno il prolungamento dell'attuale marciapiede ciclopedonale dall'ingresso del consorzio PICHI sino alla strada Borghetto e la riqualificazione dell'attuale pista ciclabile lungo il muro di via Mazzè sino all'ingresso della frazione Betlemme. Tra gli edifici sono progettate ampie zone verdi che possono creare un filtro verde e minimizzare l’impatto visivo degli edifici. A livello architettonico, gli edifici sono stati progettati per dare al polo logistico una propria identità. La produzione industriale nell’ambito della logistica prevede l’arrivo, la movimentazione e lo stoccaggio della merce.
Ad aprile 2022, in Giunta comunale viene deliberato il Piano Esecutivo Convenzionato nell’area del Piano Regolatore Generale in cui sorgerà il Polo Logistico di via Mazzè. Il 19 dicembre dello stesso anno è stata sottoscritta tra il Comune di Chivasso e il gruppo francese APRC la convenzione che getta le basi per la realizzazione di un grande polo logistico. Sono già stati concessi dagli uffici comunali preposti i permessi di costruire, e versati da parte di APRC i relativi oneri di urbanizzazione per un ammontare complessivo di 492.000 euro nel 2022 e 270.000 euro saranno incassati nel 2023.
Verranno quindi avviati i lavori, per 2,5 milioni di euro, che interesseranno un’area di 336.000 metri quadrati. Sono state fornite nel frattempo le fideiussioni a garanzia dell’esecuzione delle opere di urbanizzazione interne ed esterne al comparto edificatorio, dell’esecuzione delle compensazioni relative alle aree boschive e dell’esecuzione delle compensazioni per il consumo del suolo».

Cosa comprendono le opere a scomputo?

«Comprendono l’adeguamento della viabilità che collega l’uscita della Torino-Milano/Chivasso centro con la rotatoria su via Peppino Impastato, il completamento della pista ciclabile dall’ingresso del consorzio P.I.CHI. sino alla strada del Borghetto, l’adeguamento della viabilità che collega la rotatoria tra via Peppino Impastato e la rotatoria su via Mazzè. Tutte le opere di urbanizzazione previste ed inserite in convenzione dovranno essere terminate e collaudate prima della agibilità dell’area edificata con finalità di polo logistico.
Per quanto attiene i flussi di traffico e l’impatto sulla viabilità, i progetti approvati sono corredati da studi specialistici che rassicurano circa la piena compatibilità tra il nuovo assetto viario, ad opere realizzate, e i nuovi passaggi di carichi pesanti .
Il cronoprogramma di massima è allegato alla convenzione, e quindi pubblico per definizione, al pari di tutti gli atti di Consiglio comunale, e dei permessi di costruire.
Per quanto attiene il piano di commercializzazione degli slot all’interno del polo logistico sarà reso noto da APRC (nel frattempo si è costituita la società Chivasso Immobiliare Logistic detta C.I.L.) nel momento da loro determinato, in piena autonomia evidentemente.
In tempi celeri, con ritmo serrato, con ampia condivisione di intenti, con trasparenza, si è colta un’opportunità importante di investimento straniero in città e penso in sincerità che sia stato fatto l’interesse generale ed il bene della città».

Invece per quanto riguarda il Piano Regolatore?

«Con le risorse economiche derivanti da avanzo di amministrazione affideremo entro la pausa estiva l’incarico professionale per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Anche qui essendo aderenti al programma amministrativo del sindaco Castello e agli indirizzi già proposti al corpo elettorale. Sarà un percorso partecipato e largo, in cui tutti potranno esprimere opinioni e valutazioni.
L’obiettivo dichiarato è disegnare il futuro della Città. L’auspicio è che, alla fine di un percorso virtuoso ed impegnativo, si possa approvare in Consiglio comunale con una larga maggioranza. Siamo animati dalla cultura del fare, aperti al confronto. Si sono colte tutte le occasioni di sviluppo che si sono presentate, e abbiamo svolto un lavoro preparatorio e prodromico al nuovo piano regolatore. Gli uffici stanno svolgendo un lavoro prezioso e voglio cogliere l’occasione per porgere loro pubblica gratitudine».

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