CURIOSITA'

Nuovo stemma del Comune di Mazzè realizzato da Fiorenzo Seimandi

E' uno scultore di Casale

Nuovo stemma del Comune di Mazzè realizzato da Fiorenzo Seimandi
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Da agosto i cittadini possono apprezzare una riuscita riproduzione dello stemma del Comune di Mazzè che è stata collocata sulla parete est dell’ingresso del Comune in piazza della Repubblica. Si tratta dell’ultima realizzazione, e donazione a beneficio della comunità, di Fiorenzo Seimandi (nella foto), artista di Casale di Mazzè.

Nuovo stemma del Comune di Mazzè

«E’ stato il consigliere Marino Formia a propormi di realizzare questo stemma per valorizzare il Comune - riferisce Seimandi - Ho immediatamente accettato. Mi sono messo all’opera ed ho fatto lo stampo con la cura dei più piccoli dettagli per poter generare un bassorilievo. Tra i materiali utilizzati per la colata c’è il cemento e la polvere di marmo bianco ma anche colori acrilici resistenti agli agenti atmosferici esterni. Ho impiegato pochi giorni per finire lo stemma che va a sostituire quello vecchio, un drappo blu e rosso che rappresenta un leone ed una stella color oro».

L'artista di Casale

L’artista di Casale non è nuovo a questo genere di produzioni destinate alla comunità. «Ho già realizzato - spiega Seimandi - dipinti, sculture in legno e pietra, bassorilievi e miniature che ho donato non solo a Mazzè ma anche nella Valle Maira, ad Acceglio, il mio paese d’origine. Ho poi realizzato e donato lo stemma degli Alpini in piazza Minetto a Casale e quello dell’Avis a Mazzè. Alcuni anni fa lavoravo alla Fiat, la scultura è, dunque, una passione, non una professione. Ogni sera quando rientravo a casa dal lavoro, per distrarmi facevo sculture o dipingevo. La passione per l’arte mi è stata trasmessa da mio padre in giovane età. Anche a lui piaceva dipingere, ho appreso da lui i segreti del mestiere che poi ho perfezionato da autodidatta. Quando, poi, sono andato in pensione, ho intensificato questa attività soprattutto per quanto riguarda la scultura. Ho iniziato ad ottenere premi e riconoscimenti, a fare mostre e donazioni. Non sempre è semplice. Ci sono materiali pesanti, complicati da maneggiare. Non ritengo la scultura un lavoro. E’ una passione, un piacere, anzi un divertimento».

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