CIGLIANO

Ortensia Marengo, la «verità» di ex sindaci e amministratori

Intanto Marchetti nomina il legale Maria Grazia Ennas per far luce sulla vicenda.

Ortensia Marengo, la «verità» di ex sindaci e amministratori
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Nei locali del circolo Ronchi di Cigliano gli ex sindaci Giovanni Corgnati e Anna Rigazio, affiancati dagli ex assessori e dai consiglieri, dicono la loro verità sulla scuola dell’Ortensia Marengo. Perché sino ad oggi loro non si erano mai espressi, a parte gli ex assessori oggi consiglieri Bruna Filippi e Livio Autino che invece avevano già manifestato il loro pensiero anche in Consiglio.

Ortensia Marengo, la «verità» di ex sindaci e amministratori

Due Amministrazioni che puntano il dito contro la decisione di abbattere e ricostruire quella scuola i cui lavori sono stati da loro seguiti passo passo, come ha ricordato Corgnati quando lui e il suo assessore Gianni Castelli al mattino presto andavano a verificare gli interventi.
«Il sindaco ha più volte detto che durante la nostra Amministrazione nulla è stato fatto, non è vero - spiega Rigazio - Noi abbiamo incaricato i professionisti di fare gli studi, che sono in Comune. Noi, politici e non tecnici di professione, ci siamo sempre affidati ai nostri uffici. Che ci sia stata inattività dunque non è vero, noi abbiamo sempre avuto la volontà di capire cosa stesse succedendo».
E proprio per comprendere cosa stia succedendo all’interno di quell’immobile che nasce la proposta di Corgnati di procedere con la nomina di una commissione formata, non solo dai politici, ma da tecnici che abbiamo le competenze e le conoscenze per analizzare la situazione e comprendere se vi sia la possibilità di intervenire ristrutturando e non abbattendo, come per altro hanno affermato i tecnici incaricati di fare gli studi. Corgnati si domanda: «Come mai, vista questa situazione, l’Amministrazione non ha proceduto con un collaudo? Quello avrebbe potuto dare una panoramica reale.
Tante le perplessità, quella dell’ex assessore Castelli: «Come mai non è mai stato coinvolto il direttore lavori e progettista? Lui avrebbe spiegato come aveva operato». Tant’è che l’ex assessore oggi consigliere d’opposizione Bruna Filippi spiega: «Il progettista ha espresso il grande desiderio di esser coinvolto, di poter visionare le criticità tant’è che il collega Livio Autino ha presentato un mese fa la richiesta di sopralluogo proprio con questo tecnico. Richiesta alla quale non è pervenuta risposta ancora».
E tra i tanti quesiti ce ne un altro di Castelli: «Sono stati spesi 300 mila euro per adattare il piano terra della don Evasio Ferraris a scuola dell’infanzia, ora perché spendere altro denaro pubblico per ricostruire una nuova scuola? E’ esagerato». Sulla questione Ortensia Marengo, nei giorni scorsi gli ex amministratori hanno distribuito casa per casa un volantino che porta la firma degli ex sindaci Corgnati e Rigazio, degli ex assessori Autino, Stefano Bertotto, Castelli, Gian Rocco Cena e Filippi oltre che degli ex consiglieri Roberto Bobba, Antonio Canato, Fernanda Civati, Emiliano Grigolo, Claudia Saggio, Giovanni Savio e Eliana Vercellone.

Bufera sul volantino

Ma anche su questo volantino è scoppiata la polemica da parte di una delle persone che risulta firmatario, cioè Canato.
«Io assolutamente non sono tra i firmatari di questo documento che mi è stato si proposto di firmare ma che io non ho accettato. - spiega Canato – Avrei voluto, prima che venisse distribuito, discuterne con il gruppo visto che è stato scritto da qualcuno e non da tutti noi. Dunque ne prendo le distanze visto che da quando mi sono dimesso da consigliere, ho chiesto di non esser più coinvolto in nulla. Non trovo che abbiano avuto un comportamento corretto nei miei confronti. Dunque prendo le distanze dal manifesto».

La maggioranza...

Intanto, mentre le amministrazioni del passato cercano di far chiarezza, il sindaco Diego Marchetti ha nominato Maria Grazia Ennas quale legale per seguire la vicenda.
«Lunedì mattina con l’avvocato Ennas abbiamo depositato tutto il materiale in Procura - spiega Marchetti – Da questo momento io non do più alcuna autorizzazione ad entrare all’interno di quello stabile che già prima per me era pericoloso. Dunque, visto che il consigliere Autino ne ha fatto richiesta, ora ponga il quesito alla Procura. Ma poi Autino ha avuto 15 anni di tempo per vedere ciò che non andava all’Ortensia Marengo».

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