Con la delibera numero 224 dello scorso 16 ottobre, l’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Castello ha approvato l’avviso pubblico di indagine di mercato finalizzato all’individuazione di operatori economici interessati alla futura gestione dell’ottava farmacia farmacia (comunale) di Chivasso.
Ottava farmacia: pubblicato il bando, ma è polemica sui tempi
«L’obiettivo – si legge nel documento – è valutare, in esito alla raccolta delle candidature, la successiva modalità di gestione del servizio (concessione di servizio, società mista pubblico-privata o altro), in coerenza con la normativa vigente in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica».
Possono manifestare interesse sia farmacisti iscritti all’albo che società di persone o di capitali, iscritte nel Registro delle Imprese della CCIAA, e aventi oggetto sociale coerente con l’attività farmaceutica.
Due settimane per fare tutto
«I soggetti interessati – si legge ancora – si impegnano a individuare locali adeguati, da destinarsi a Farmacia Comunale, situati nella zona individuata per la sede farmaceutica numero otto, conformi ai requisiti di legge e dotati di: accesso diretto dalla strada; spazio locale vendita adeguato; area destinata a magazzino; rispetto delle distanze minime da altre farmacie esistenti».
Gli interessati (sempre che i giochi non siano già fatti) hanno pochi giorni per presentare il piano (e trovare una sede…) dato che la manifestazione d’interesse dovrà essere inviata entro e non oltre le 14 del 3 novembre all’indirizzo PEC protocollo@pec.comune.chivasso.to.it
Pronti alla guerra
Basta fare un giro nella zona Nord Ferrovia per avere la conferma di come praticamente tutti gli spazi commerciali liberi siano stati opzionati da farmacisti già attivi in città o da società esterne all’ambito locale, anche perché altrimenti sarebbe impossibile trovare una sede in due settimane.
Resta da capire, dato che ora tutto sembra concentrarsi nell’area di via Bradac, se il Comune tornerà sui propri passi cancellando il “peduncolo” di via Regis, che di fatto danneggia la farmacia “Semeria” ora al Bennet, e che su quel provvedimento aveva presentato ricorso al TAR.