CHIVASSO

Pastore, gli spogliatoi non si possono usare... ma il sindaco lo ignora

Mancano gli arredi di base, impossibile pensare di cambiarsi in quelle condizioni. Nessun controllo da almeno cinque anni

Pastore, gli spogliatoi non si possono usare... ma il sindaco lo ignora
Pubblicato:

La parte peggiore di questa storia non è il degrado in cui versa il campo «Ettore Pastore», quanto la dimostrazione di quanto l’amministrazione comunale (in testa il sindaco Claudio Castello che si è avocato la gestione della vicenda bypassando l’assessore competente Gianluca Vitale) non abbia più messo piede in viale Matteotti (ad essere prudenti) almeno dal 2019.

Pastore, gli spogliatoi non si possono usare... ma il sindaco lo ignora

Per Castello, infatti, gli spogliatoi «nuovi» sono perfettamente agibili e funzionanti (così almeno ci ha dichiarato la scorsa settimana), non capacitandosi del perché il Chivasso Calcio di Emmanuele Serlenga utilizzasse quelli «vecchi» sotto la tribuna, teoricamente sfruttabili solo come magazzino.
Il problema è che gli spogliatoi «nuovi» non sono utilizzabili perché, banalmente, non esistono.
Come abbiamo scritto la scorsa settimana, infatti, dalla struttura (a cui l’amministrazione ha recentemente fatto il tetto) sono spariti tutti gli arredi, dalle panche agli appendiabiti, e non si può certo pensare che i calciatori possano accontentarsi di docce, water (quelli ancora in servizio) e qualche phon a parete.
A terra, invece, piastrelle, sacchi di cemento, decine di coppe e trofei (la «storia» del calcio chivassese, anzi, chissà che fine avranno fatto i cimeli...), pezzi di mobili e altre «masserizie» che sicuramente attendono da anni di essere smaltite.
Nell’ufficio dalla dirigenza, poi, le «prove» che sembrano dimostrare l’assenza di controlli (e pulizie) da almeno un lustro: sulla scrivania, infatti, sono in bella mostra i faldoni dell’Atletico Chivasso, società calcistica legata allo stesso Giampiero Pitzalis che nel 2019 aveva ceduto le redini del La Chivasso a Marilena Gisoldo, la cui uscita di scena aveva poi permesso l’arrivo al Pastore del Chivasso Calcio.
C’è poi il discorso della caldaia, rimasta ferma in tutti questi anni e sicuramente bisognosa di una revisione.
A questo punto non resta che attendere le prossime mosse dell’amministrazione, necessariamente rapide in quanto per poter iscrivere squadre al prossimo campionato la squadra assegnataria dovrà necessariamente avere le chiavi del «Pastore» entro fine luglio.
Su quale sarà questa squadra ancora nulla è certo, ma la presenza, venerdì, di Eugenio Giraulo e Paolo Martino (presidente del La Chivasso 1919) impegnati a «prendere le misure» fa pensare alla volontà di Castello di procedere con un affidamento diretto. Giraulo, poi, è stato il primo presidente del Chivasso Calcio, lo stesso a cui Castello (in piena campagna elettorale per le amministrative del 2022) avrebbe detto «Vai pure avanti che a luglio (dopo il voto, ndr) il campo te lo diamo».
A pensar male...

Commenti
Gio'

Ma quindi oggi un bambino di Chivasso non può fare calcio? 25000 abitanti?

Seguici sui nostri canali