Pastore, riparte la battaglia

Anche se la questione era passata (volutamente) sotto traccia, a giugno (quindi, domani) scadrà la concessone provvisoria con cui Palazzo Santa Chiara aveva affidato il campo sportivo «Ettore Pastore» al La Chivasso di Eugenio Giraulo e Massimo Corcione.

Pastore, riparte la battaglia

Quella che si respira in viale Matteotti è aria di burrasca, non solo per questioni sportive: da una parte il La Chivasso ha chiuso il campionato di terza categoria da buon penultimo a 16 punti, dall’altra il Chivasso Calcio (arrivato secondo a un punto dalla prima, e ora pronto per i play off) si è ufficialmente fatto avanti per riavere le chiavi del «tempio» biancorosso.

La scorsa settimana, infatti, il presidente Emmanuele Serlenga ha inviato una PEC al Comune mettendo ben in chiaro le proprie intenzioni: «Stante l'appropinquarsi della data del 30 giugno 2025 quando scadrà l'attuale concessione, con la presente l'ASD Chivasso Calcio manifesta il proprio interesse a quanto in oggetto (Manifestazione d'interesse Campo Pastore). Siamo inoltre a chiedere se e a che condizioni sarà disponibile il Campo Pastore per organizzare eventi sportivi nel prossimo mese di luglio ed in quelli successivi anche nella vigenza di un eventuale bando».

Poche righe che hanno però l’effetto di un sasso lanciato nello stagno, dato che tutte le parti in causa ricordano come si era arrivati all’assegnazione del Pastore (per una sola stagione) a Giraulo e compagni: prima la bocciatura di tutte le parti in causa, poi la promozione del progetto sociale firmato da Giraulo e Corcione, anche segretario del PD cittadino e grande sponsor di Claudio Castello.
A questo punto, per superare l’ostacolo il sindaco potrebbe procedere con un affidamento diretto del campo (la cui omologazione scade sempre a fine giugno) al La Chivasso, ma su che basi?
La guerra, calcistica e non solo, ricomincia.