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Pavun viene premiato per il suo grande lavoro

Mario Alesina è un ottimo muratore

Pavun viene premiato per il suo grande lavoro
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Uno degli ultimi ad esercitare l’antico mestiere di Montanaro, il muratore, ha ricevuto sabato scorso un riconoscimento dalla Società dei Muratori per aver raggiunto il traguardo della pensione: si tratta di Mario Alesina, 67 anni, da tutti conosciuto come «Pavun».

Pavun viene premiato per il suo grande lavoro

Lui, che discende da una famiglia di vasai (artigiani dei «ciap»), ci racconta la sua storia. «Ho iniziato a lavorare appena finita la terza media- racconta Alesina- Era estate quando mio padre mi propose di andare a fare una stagione con dei muratori. Accettai e, così, da un giorno all’altro, mi ritrovai a costruire case. Gli archi in mattone sono sin da subito stati il mio forte».

Mario impara quest’«arte» e diventa uno dei più bravi muratori di Montanaro. Un lavoro che esige forza e resistenza fisica. Giornate piene di fatica ma anche di soddisfazioni. Polvere impastata con il sudore sotto la canicola d’estate. Per lui è il mestiere più bello del mondo, ed un bel giorno approda in Regione.

«Sono andato a fare un Concorso da operatore edile- spiega- Eravamo parecchi candidati per la prova pratica che consisteva nella costruzione di una mensola. Avevamo da poco iniziato quando un esaminatore mi chiese: «Abbandona la prova?». Gli risposi «No. Ho finito». Ero il primo ad avere concluso. Mi hanno assunto. Senza sconti o corsie preferenziali. Per vent’anni ho lavorato per la Regione nella manutenzione dell’ospedale San Giovanni Bosco».

Negli ultimi anni ha lavorato a fianco di Marino Bassino, l’impresario mancato improvvisamente lo scorso anno.

«Eravamo come fratelli- ricorda Mario- E’ stato un grande dolore la sua perdita. Ho lasciato in dono i miei attrezzi di lavoro a suo figlio affinchè prosegua la nostra attività».

«Mario è un esempio per le nuove generazioni- conclude l’assessore alle attività produttive StefanoPellegrino- C’è bisogno di lavori manuali: operai, agricoltori e artigiani. Fare il muratore rientra nelle tradizioni del nostro paese: se non c’è casa non c’è famiglia. Se non c’è famiglia non c’è futuro».

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