Una giornata di confronto e progettualità ha animato Saluggia, dove istituzioni, aziende e rappresentanti del territorio si sono riuniti per discutere delle prospettive del Polo Biomedicale, una delle realtà industriali più rilevanti del Vercellese e tra le eccellenze del settore a livello internazionale. L’iniziativa, promossa dal Comune di Saluggia, ha voluto mettere a fuoco visioni e strategie per rafforzare il ruolo di questo distretto produttivo nel panorama nazionale e globale.
La visita al Polo Biomedicale
Il programma dell’incontro si è articolato in due momenti distinti: una visita alle aziende del comprensorio Ex Sorin-Avogadro, che ha permesso di osservare da vicino la complessità e l’estensione delle attività insediate nell’area, e un confronto pubblico ospitato all’Auditorium Enea, dedicato alle politiche di sviluppo e alle infrastrutture necessarie a sostenere la crescita del comparto.
La presenza di numerosi rappresentanti istituzionali ha testimoniato l’importanza strategica di un polo che impiega circa 1.700 persone e accoglie dal 1972 marchi di primo piano del biomedicale come Diasorin, LivaNova, Microport, CorCym, CID, Novartis e il Deposito Avogadro S.p.A.
Saluggia avrà l’argine entro il luglio 2029
Tra i temi centrali del dibattito anche l’annuncio dell’imminente realizzazione dell’argine di protezione lungo la Dora Baltea, un investimento di 17 milioni di euro finanziato dal Decreto Commissariale del 10 luglio 2025. L’opera, che si concluderà entro il 2029, mira a mettere in sicurezza l’area industriale riducendo il rischio idrogeologico e migliorando la competitività dell’intero distretto.
In un videomessaggio, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha evidenziato il valore dell’intervento come esempio di sinergia tra tutela ambientale e sviluppo economico, sottolineando come il Polo di Saluggia rappresenti un modello di innovazione e competenza nel campo delle tecnologie per la salute.
“Un investimento strategico per sicurezza e crescita”
Un messaggio di analogo sostegno è arrivato dalla Regione Piemonte, rappresentata dal presidente Alberto Cirio, dal vicepresidente Elena Chiorino e dall’assessore alle Opere pubbliche e protezione civile Marco Gabusi. Le autorità regionali hanno definito il progetto dell’argine “un investimento strategico per sicurezza e crescita”, ribadendo la volontà di proseguire su una linea che coniughi difesa del suolo, competitività industriale e creazione di nuove opportunità occupazionali.
All’incontro hanno preso parte numerosi esponenti del mondo istituzionale, economico e accademico, tra cui il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, la consigliera regionale Simona Paonessa, il presidente della Provincia di Vercelli e di ANCI Piemonte Davide Gilardino, il presidente di Confindustria Novara, Vercelli e Valsesia Carlo Robiglio e il vice-rettore del Politecnico di Torino Filippo Molinari, oltre ai rappresentanti di ARPA Piemonte e ai sindaci del territorio.
La volontà dell’Amministrazione
Nelle conclusioni, il sindaco di Saluggia Libero Farinelli ha rimarcato la volontà dell’amministrazione comunale di continuare a investire sul Polo Biomedicale, considerato un motore di innovazione e sviluppo per l’intera area. Ha espresso soddisfazione per il finanziamento dell’argine e per la collaborazione instaurata tra enti pubblici e imprese, sottolineando che solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile garantire crescita sostenibile, sicurezza e nuove opportunità per il futuro di Saluggia e del suo distretto biomedicale.