CHIVASSO

Polo logistico, è passato anche gennaio: l’asfalto lo ha pagato il Comune

Nonostante le promesse del sindaco Castello all’ex Lancia restano solo rovi e sterpaglie

Polo logistico, è passato anche gennaio: l’asfalto lo ha pagato il Comune
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Alla vista degli operai al lavoro tra via Caluso e via Impastato, in area Bennet, a tutti coloro che in questi anni si sono occupati del Polo Logistico all’ex Lancia un «mezzo dubbio» è venuto: «Ma non avrebbe dovuto occuparsene APRC?».

Polo logistico, è passato anche gennaio

APRC, per chi non se lo ricordasse, è l’azienda di Lione, guidata dal manager franco algerino Karim Abdellaoui, che quasi dal maggio 2020 promette il prossimo avvio dei lavori per la realizzazione, appunto, di un polo logistico sulle ceneri dell’ex pista prova (tra il centro commerciale e la Provinciale per Mazzè), in grado di dare occupazione a centinaia e centinaia di persone.

Un progetto ampiamente sbandierato nell’ultima campagna elettorale, con tanto di firma a favor di giornalisti, ma che al momento vede solo un susseguirsi di scadenze mai rispettate.

Tornando ai lavori (al momento fermi al palo), era stato proprio il sindaco Claudio Castello, lo scorso ottobre, a dichiarare quanto segue: «La proprietà Chivasso Immobiliare Logistic rappresentata da Farouk Benzeghiba, direttore Sviluppo Italia e Olivier Barge, direttore generale del Gruppo APRC, ha informato che a breve verrà ultimata la bonifica del sito, ed entro la prima quindicina del mese di novembre sarà emesso il verbale di verifica finale attestante l’assenza di materiale contenente amianto. (...) Le opere di urbanizzazione, come quelle di compensazione, inserite in Convenzione, costituiscono le opere necessarie e funzionali per la piena fruibilità tecnica ed ambientale del Piano Esecutivo Convenzionato e delle attività insediate, inclusa la loro agibilità. La loro realizzazione ed il loro completamento favoriranno lo sviluppo delle opere private del sito, rendendole più appetibili da un punto di vista commerciale. Si tratta nel dettaglio della rifunzionalizzazione della Statale 26/via Caluso dalla Rotatoria con via Peppino Impastato all’imbocco dello svincolo Chivasso Centro dell’A4 e realizzazione di una nuova rotatoria per l’accesso al Consorzio PICHI; rifunzionalizzazione di via Peppino Impastato e adeguamento funzionale dell’intersezione con via Mazzè; realizzazione del marciapiede ciclopedonale in asse est alla SS26-via Caluso da via Baraggino a via Borghetto; demolizione del muro di cinta "ex Abarth" lungo l’asse ovest di via Mazzè. La loro realizzazione prenderà il via all’inizio del 2025 per una durata di 9 mesi circa».

L'asfalto lo ha pagato il Comune

A quanto pare, le cose non sono andate proprio così, e la scorsa settimana (come annunciato da Palazzo Santa Chiara con un comunicato), sono stati usati «fondi comunali» per i lavori di «bitumatura del manto stradale all’intersezione rotatoria tra via Caluso e via Impastato».

La minoranza, in testa Matteo Doria di Amo Chivasso e Claudia Buo di Liberamente, ha già annunciato un’interrogazione in merito, non escludendo una segnalazione alla Corte dei Conti per un possibile danno erariale.

Dall’amministrazione, dopo ripetuti solleciti, una nota che sposta semplicemente avanti di mesi (per l’ennesima volta) quanto dichiarato ad ottobre 2024 (vedi sopra): «Sull’evoluzione dell’iter del polo logistico, l’amministrazione comunale comunica che la bonifica dell’area si sta per concludere e siamo in attesa dell’atto finale di collaudo che dovrebbe concludersi poi nell’arco di un mese. Per la bitumatura di un tratto di via Caluso, all’intersezione con via Impastato, l’amministrazione comunale è intervenuta per la manutenzione di sua competenza».

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