Polo Logistico, è tutto fermo
Il vice sindaco Pasquale Centin conferma la situazione di stallo. Ora si spera nell’arrivo di qualche «fabbrica»

«In questo momento non ci sono novità». Dopo l’ennesimo rinvio, e archiviata con un nulla di fatto anche l’ennesima scadenza temporale, il vice sindaco Pasquale Centin conferma quanto ormai è sotto gli occhi di tutti: il progetto del maxi Polo Logistico all’ex Lancia, targato APRC, è fermo al palo e non ci sono ipotesi su se e quando sarà posata la prima pietra.
Polo Logistico, è tutto fermo
APRC, per chi non se lo ricordasse, è l’azienda di Lione, guidata dal manager franco algerino Karim Abdellaoui, che quasi dal maggio 2020 promette il prossimo avvio dei lavori per la realizzazione, appunto, di un polo logistico sulle ceneri dell’ex pista prova (tra il centro commerciale e la Provinciale per Mazzè), in grado di dare occupazione a centinaia e centinaia di persone.
Un progetto ampiamente sbandierato nell’ultima campagna elettorale, con tanto di firma a favor di giornalisti, ma che al momento vede solo un susseguirsi di scadenze mai rispettate.
Secondo Centin, questo blocco è legato alla complessa situazione internazionale (prima il Covid, poi le guerre in Ucraina e Medio Oriente) a cui si somma la sempre maggior disponibilità di capannoni molto recenti lasciati liberi dai colossi della distribuzione, basti pensare alla Decathlon di Brandizzo per non allontanarsi troppo dalla città.
Le parole di Centin
«Ci sono contatti mensili con APRC - prosegue Centin - ma come detto ci sono difficoltà di mercato ed operative. A momenti di entusiasmo seguono dei raffreddamenti, e anche l’attuale tema dei dazi non aiuta il sistema delle imprese.
Per quanto riguarda i rapporti con il Comune, APRC ha versato tutto il dovuto, mentre un eventuale cronoprogramma partirà solo con l’avvio dei lavori».
«Crediamo nelle grandi potenzialità del sito chivassese - aveva dichiarato Castello nell’ottobre del 2024 - ma ciò non ci distoglie dal pretendere riscontri e rassicurazioni dalla Chivasso Immobiliare Logistic. Continuiamo a vigilare sulla concretezza di un progetto economico a cui il territorio guarda con ambizione».
La speranza cinese
Se l’ipotesi Polo Logistico sembra ormai essere tramontata, la speranza è che all’ex Lancia arrivi qualche grande azienda impegnata nella «produzione», magari nel settore dell’automotive.
Nelle scorse settimane sarebbero state accompagnate a visitare il sito delle delegazioni di industrie cinesi (sui nomi vige ovviamente il massimo riserbo) ma a cambiare le cose ci ha pensato Stellantis con l’annuncio della chiusura dello stabilimento Maserati di Grugliasco e il trasferimento della produzione a Modena.
Inutile dire che per BYD (uno dei colossi che potrebbe investire in Italia) potrebbe essere sicuramente più interessante mettere le mani su quello che su Chivasso.
Per avere un’idea delle potenzialità, il nuovo impianto produttivo della BYD Zhengzhou ha un’estensione di 130 km² (esattamente come l’intera città di Torino) risultando una città dove vivono e lavorano 80.000 persone, con tanto di parchi, scuole e addirittura stadi.