Polo Logistico, più ombre che luci: cantiere fermo, ma servirà ancora?
Con le nuove aperture a Settimo e Torrazza, e gli spazi presto liberi a Brandizzo, l’offerta supera già la domanda
«Con l’apertura del polo logistico della ex Ceat di Settimo avvenuta nell’estate 2023, l’ultimazione del polo Cogefa a Torrazza prevista per settembre, l’annunciata chiusura a primavera 2025 dei “magazzini” Decathlon di Brandizzo, la disponibilità di edifici per logistica nell’area di Chivasso/Torino Est è ormai superiore alle necessità. Il progetto del Polo logistico all’ex Lancia (dopo il tentativo fallito a Vercelli e quello in corso a Imola, ndr) rischia quindi di non vedere la luce, e Chivasso di perdere opere importanti: Aprc non inizierà mai alcun lavoro senza aver venduto il progetto sulla carta».
Dopo settimane di (vani) tentativi di parlare con i vertici di Aprc, la società di Lione che dovrebbe realizzare un maxi polo logistico all’ex Lancia, è una «talpa» che (con la promessa dell’anonimato) si toglie qualche sassolino dalla scarpa mettendo nero su bianco quelli che tutti, o quasi, stanno iniziando a dubitare.
Polo Logistico, più ombre che luci
A rileggere i messaggi mandati negli ultimi mesi da Aprc (prima del silenzio di cui sopra) sembra infatti di vivere in un mondo parallelo: maggio 2023 - «Non è tutto fermo. Dopo l’acquisto dei terreni e la firma della Convenzione a fine dicembre, abbiamo atteso alcune autorizzazioni mancanti da Città Metropolitana e Regione che sono arrivate a metà marzo, momento in cui abbiamo ritirato il permesso di costruire. Da inizio aprile sono in corso le attività preliminari all’avvio dei lavori veri e propri che è previsto per l’estate»; settembre 2023 - «Come forse avrà avuto occasione di vedere è terminata la trasformazione bosco e la pulizia dell’area da guard rail e rifiuti vari. A breve inizierà la bonifica delle aree interessate e a seguire i primi lavori di terrazzamento»; ottobre 2023 - «Prossima settimana vedrà primi mezzi in cantiere»; aprile 2024 -
«Siamo impegnati, a partire dal mese di febbraio, nel cantiere per la bonifica che vale alcuni milioni di Euro, preliminare alla costruzione e previsto nel processo autorizzativo comunale. Il sindaco ha recentemente visitato il cantiere i cui lavori stanno procedendo e saranno terminati entro l’estate». Da quel momento, il nulla.
«A dicembre 2022 - spiega la nostra «talpa» - viene sottoscritta la convenzione tra Comune di Chivasso e Chivasso Immobiliare Logistic srl, società di scopo subentrata negli obblighi ad APRC mediante la quale sono definiti fissati gli obblighi e cedute le aree necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione concordate.
A marzo 2023 il Comune di Chivasso rilascia i permessi di costruire per le opere di urbanizzazione e per gli edifici del Polo logistico.
Nella primavera 2023 vengono avviate le operazioni di abbattimento del bosco interno all’area della ex pista.
Nel febbraio 2024 vengono avviati i lavori di rimozione e bonifica delle massicciate contenenti amianto relative ai binari dello scalo ferroviario interno al comparto.
Le opere di rimozione del pietrisco e bonifica del suolo delle massicciate contenenti amianto sono ancora in corso (i lavori sono fermi da parecchi mesi). I lavori di abbattimento del bosco interno alla pista sono terminati nel luglio 2023. I lavori di realizzazione del verde in compensazione per l’abbattimento del bosco non sono mai iniziati (e non sono neanche stati assegnati). I lavori di raddoppio di via Caluso, della rotatoria all’ingresso del Consorzio Pichi, del raddoppio delle carreggiate di via Impastato e sulle aree cedute al Comune non sono ancora iniziati».
Cosa dice il Comune
«Attualmente - fanno sapere da Palazzo Santa Chiara - APRC sta terminando le operazioni di gara per affidare i lavori inerenti sia l'esecuzione delle opere "private" che le opere di urbanizzazione a scomputo.
Le operazioni di gara sono attualmente alla fase finale e dovrebbero essersi concluse il 22 luglio.
Successivamente alla fase di gara APRC dovrà addivenire alla stipula del contratto con l'esecutore Individuato l'operatore che eseguirà materialmente i lavori, sarà cura di APRC trasmetterci un cronoprogramma esecutivo dei lavori da condividere con l'amministrazione e poter quindi programmare effettivamente l'inizio lavori sia delle opere a scomputo che delle opere private.
I professionisti incaricati hanno già redatto la proposta di cronoprogramma che attualmente è al vaglio dei vertici di APRC per essere quindi trasmesso all'amministrazione».