Ponte di Sant’Anna, ora c’è la convenzione
Il sindaco Ferrero è pronto a bloccare la viabilità se l’opera non verrà cantierata nel 2024
Il 21 dicembre scorso con proprio decreto 382 il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo ha approvato lo schema di convenzione tra Città Metropolitana, Regione Piemonte, Rete Ferroviaria Italiana e SCR per la regolazione dei rapporti tra i diversi enti necessari per la realizzazione del nuovo ponte sulla Dora Baltea tra Crescentino e Verolengo.
Ponte di Sant’Anna, ora c’è la convenzione
«Una notizia che proprio il vicesindaco mi ha comunicato direttamente, una soddisfazione importante perché dimostra che l’iter amministrativo prosegue e che ci si avvicina sempre di più all’avvio del cantiere. - spiega il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero - Questa senza dubbio è l’opera pubblica più attesa, più urgente e più necessaria di questo territorio.
Negli scorsi mesi, insieme al consigliere regionale Gianluca Gavazza, ho combattuto duramente per far stanziare gli importi aggiuntivi che mancavano per dare copertura agli extracosti dovuti al rialzo dei prezzi. Ci siamo riusciti grazie all’attenzione che il Governatore Alberto Cirio, l’assessore Marco Gabusi, il presidente Davide Gilardino e il vicesindaco Suppo hanno posto comprendendo che non era più possibile rinviare ulteriormente la realizzazione di quest’opera. Ora siamo davvero all’ultimo miglio, sottoscritta la nuova convenzione si dovrà procedere spediti alla fase di progettazione esecutiva che comprenderà anche la realizzazione della passerella ciclopedonale e la manutenzione straordinaria del ponte esistente e che dovrà essere fatta a cura di Città Metropolitana.
Successivamente SCR dovrà procedere all’appalto dei lavori e coordinare l’esecu zione.
Rileggendo gli atti si risale addirittura agli inizi degli anni duemila – io avevo tredici anni – quando vennero formalizzati i primi atti della Regione Piemonte e dell’allora Provincia di Torino per la realizzazione del raddoppio del ponte. In questi vent’anni il ponte non è raddoppiato, ma i costi invece sono quasi triplicati. In allora si stimavano poco meno di 7 milioni di euro, oggi l’opera ne costa quasi 21 milioni. Sono confidente che questa sia la volta buona, questo territorio non ha più pazienza e vuole con determinazione il raddoppio del ponte. Abbiamo assistito a troppe tragedie e non abbiamo intenzione di veder sfumare via, ancora una volta, l’avvio del cantiere. Qualche mese fa dissi che ero pronto a bloccare il ponte se non si fosse mosso nulla, i soldi in più sono arrivati, ma se anche questa occasione si perderà, sarò pronto ad andare sul ponte per bloccarlo e non mi sposterò finché non partirà il cantiere. Non sarò solo e ci saranno con me centinaia di persone che attendono quest’opera. Sono convinto, invece, che potremo da qui a pochi mesi trovarci per l’avvio del cantiere e poi nell’arco di un anno, anno e mezzo, festeggiare per tagliare il nastro del nuovo ponte».